Era il Venerdì Santo del 1724, proprio tre secoli fa, quando Bach a Lipsia diresse la prima esecuzione della sua Passione secondo Giovanni, una composizione di straordinaria potenza in cui la sofferenza di Cristo e l’afflato di redenzione diventano un affresco musicale e visivo.
Nel nuovo album la cantante e autrice bergamasca ha voluto rendere un sentito e affettuoso omaggio a cinque Pontefici: Francesco, Giovanni XXIII, Giovanni Paolo I, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. Un christian pop brillante e coinvolgente, in cui spiccano testi curati e attenti nel tratteggiare le caratteristiche dei singoli Pontefici. Ad arricchire l’album, infine, il brano Pietre vive, ispirato alla figura del sacerdote. Un ottimo album che conferma la bravura di Tiziana Manenti.
Un percorso tra i testi composti da Mogol, scritto dal suo padre spirituale, che ha voluto cogliere alcuni riflessi spirituali nelle parole del famoso artista.
Anne-Sophie Mutter era adolescente quando partecipò a un’audizione con Herbert Von Karajan: «È un miracolo», esclamò già allora il Maestro. La scorsa estate la violinista ha compiuto 60 anni e ha festeggiato al Musikverein di Vienna con i «suoi» Mutter’s Virtuosi, l’ensemble composto da borsisti sostenuti dalla sua Fondazione. Gli archi volano nei divertimenti del Concerto per tre violini in la maggiore di Vivaldi come nell’incanto del Concerto Brandeburghese n. 3 di Bach, e nell’esclusivo Nonetto commissionato ad André Previn.
Emigrato in Canada nel 1954 e abbonato al «Messaggero di Sant’Antonio» da oltre 20 anni, Antonio Bisecco oggi è un musicista talentuoso che sogna di tornare in Italia a Natale per vincere una certa malinconia...