01 Ottobre 2023

Le 10 caratteristiche della vocazione cristiana

Come chiama Gesù? Quali sono le caratteristiche che distinguono una vocazione cristiana dalle altre? Proviamo a vederle insieme partendo da un brano del Vangelo di Matteo.
Le 10 caratteristiche della vocazione cristiana

© Cassiano Psomas on Unsplash

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 4,18-23):

«Mentre camminava lungo il mare di Galilea, vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. E disse loro: "Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini". Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedeo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono. Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo».

Come ve lo immaginate questo camminare di Gesù sulla riva del lago, sulla spiaggia? Provate a chiudere gli occhi un attimo. Com’è il Signore quel giorno? Cammina in fretta, nervoso, agitato? Oppure procede lento, svogliato, annoiato? O ancora pensieroso? O deciso, risoluto? Oppure sereno, contento, convinto? Sapete, ci fa bene quando leggiamo la Parola, un brano del Vangelo, provare ad immaginare la scena, a ricomporla nei suoi particolari. È un modo di meditare la Parola, di entrarci dentro, che ci viene dalla tradizione della Chiesa e ci aiuta molto.

A me questo passare di Gesù sulla riva, sulla spiaggia, sembra che assomigli molto ad un’onda. Un’onda potente, improvvisa, che arriva e non ti aspetti, e prende tutto, tutto e subito. Vede due persone, due pescatori, e se li prende, fa qualche passo, ne vede altri due, e prende anche quelli, tutto subito, via, veloce. Continua Matteo: «Gesù percorreva tutta la Galilea, guarendo ogni sorta di malattia». È un’onda questo Signore, che prende tutto e tutti, e si allarga, a macchia d’olio, da Cafarnao, poi alla Galilea, poi a tutta la Terra di Israele, e poi l’impero romano e poi il mondo intero. E com’è questo passare di Gesù, che caratteristiche ha quest’onda che arriva d’improvviso e prende tutti? Io ne ho trovate 10, che sono i tratti che sempre caratterizzano la chiamata vera, quella che arriva dal Signore.

Le 10 caratteristiche della vocazione cristiana

1) Intanto è Gesù che prende l’iniziativa, è lui che si avvicina, non sono Simone, Andrea, Giacomo, Giovanni che vanno in cerca, che si affannano per trovare una soluzione alle loro vite… loro sono raggiunti, sorpresi, spiazzati da questa visita del tutto inaspettata. Nella vera vocazione cristiana è sempre Dio che prende l’iniziativa per primo. È lui che chiama!

2) Poi Gesù si rivolge sempre a persone concrete, singolari, con le loro storie, con le loro esperienze e peculiarità, diverse da ogni altro. Non chiama tutti i pescatori che sono lungo la riva quel giorno, chiama delle persone concrete, chiama Simone, Andrea, Giacomo, Giovanni. Il nostro Dio non si rivolge mai a una massa indistinta, non si rivolge a tutti, ma a ciascuno, in maniera diversa, particolare e originale.

3) Ma quando passa Gesù? Quand’è che arriva quest’onda? Gesù passa nella quotidianità, nella ferialità di tutti i giorni. Certo, quando arriva quello diventa un momento speciale, unico, indimenticabile, ma parte sempre come un momento ordinario, normale, banale. Occhio ai nostri momenti ordinari, banali: è lì che il Signore arriva.

4) Il suo più che un invito, assomiglia a un comando; viene fuori subito la sua potenza inesorabile, proprio come uno tsunami che non ti chiede il permesso, ma arriva e ti prende con sé. Certo, resta sempre la libertà di aderire o meno, non ti prende con la forza Gesù, non ti costringe mai, la sua è sempre una proposta libera! Eppure usa un comando: «Venite!», un’esortazione forte. Gesù vuole sempre smuoverci, con forza, sa che abbiamo bisogno di scossoni per metterci in cammino!

5) Gesù chiede di seguirlo, ti propone una relazione con lui, un’amicizia, un legame fra persone. Il nostro Dio non propone una scelta filosofica, né morale, e nemmeno anzitutto religiosa. Chiede un rapporto, chiede di iniziare un legame d’amore. Le scelte, lo stile, le pratiche, quelle arrivano dopo, e solo come conseguenza del legame con Lui.

6) Questa richiesta, quest’onda che ti prende, ti chiede però anche un distacco, una rottura, un cambiamento. Quando passa lui, niente resta più come prima. C’è una certa parte di fatica nel seguire Gesù, sempre. Non è a costo zero. Almeno la fatica di alzarsi dal divano della propria comodità e mettersi in cammino. E soprattutto la fatica di rischiare, di scommettere su qualcosa di nuovo, di cui non si hanno le garanzie al 100%: «Ti fidi di me?» ti chiede il Signore mentre ti porge la mano.

7) La sua chiamata poi è qualcosa che accade «subito», il colpo è drastico, immediato, senza sconti, senza tentennamenti. C’è un prima e un dopo molto netto. Quando arriva il Signore si sente subito, e l’effetto del suo esserci avviene immediatamente.

8) Eppure, dopo questo colpo netto iniziale, non si è già fatto tutto, non si è già arrivati. L’invito è ad un cammino, a qualcosa di progressivo, passo passo; non a qualcosa che si conquista una volta per tutte, ma a un’esperienza in divenire, sempre aperta a una continua novità. Andare dietro a Gesù, seguire Gesù, non è un’operazione fatta una volta per tutte, ma da fare di volta in volta, ogni giorno.

9) Il Signore non prende mai da soli. «Venite», il verbo della chiamata, il verbo dell’onda, è declinato al plurale. «Convertitevi», «Credete», sempre al plurale. Fin da subito i discepoli non sono singoli, ma sono una comunità, un gruppo, una famiglia, un popolo, una Chiesa, tenuta insieme dall’unico maestro. «Nessuno si salva da solo» significa anzitutto che abbiamo bisogno di Lui per salvarci, ma anche che abbiamo bisogno degli altri, per essere salvati come popolo, tutti insieme. E il popolo di Dio è uno solo, la Chiesa, che è il corpo di Cristo, è uno solo. Un corpo spezzato è un corpo morto, un corpo in macelleria è spezzato, è a pezzi! Un corpo vivo invece è unito, è un pezzo unico, pur con tutte le diversità e particolarità di ogni singolo membro, che rendono bello il corpo intero. Cristo è uno solo, la Chiesa è una sola, il papa (papa Francesco) è uno solo: vi prego, lasciate perdere chi cerca di dividere la Chiesa.

10) E infine, questa comunità, unica e unita, non è chiusa in sé stessa, non è mai per sé stessa, non è una setta, non è «fuori dal mondo». È sempre per il mondo, nel mondo, perché è missione: Gesù dice «Venite» non perché così starete bene, non perché così io vi coccolo, non perché così trovate la pace nel cuore! Gesù dice: «Venite, vi farò pescatori di uomini!». O andiamo incontro all’altro, sempre, oppure mi sa che dovremo scordarci anche la pace, lo stare bene, ecc… Il Signore viene, sempre, l’onda arriva, il Signore passa, con tutte le 10 caratteristiche che abbiamo visto. È lui che ci chiama, è lui che ci cambia la vita, è lui che ci fa mettere in cammino, che ci dona la vita piena e vera. O così, oppure il nostro sarà sempre e solo un vivacchiare!

Signore tu passi, tu arrivi come un’onda nelle nostre vite.
Tu passi soprattutto nella tua Parola benedetta,
passi nei tuoi sacramenti,
passi nei fratelli di fede che incontriamo ogni giorno,
passi in ogni uomo e donna che incrociamo nella nostra vita.
Vieni, Signore, passa come solo tu sai fare,
e allora finalmente passeremo dal giogo della schiavitù alla libertà,
dalle tenebre alla luce.
Vieni, vieni sempre Signore Gesù!

fra Nico – franico@vocazionefrancescana.org

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Data di aggiornamento: 01 Ottobre 2023
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