Trecento morti in tre mesi e settimane di proteste: è la guerra civile che sta infiammando il Nicaragua e che fino all'altro giorno i giornali italiani ed europei quasi ignoravano.
Le fiabe del passato hanno rappresentato, per lungo tempo, un sistema educativo che ha trasmesso valori ed esperienze. Il loro eclissarsi da un corretto orizzonte formativo ha forse contribuito a impoverire la sensibilità comune.
Ogni due giorni, in Italia, una donna viene uccisa, quasi sempre dal partner, o da un ex. Molte altre subiscono violenza, spesso tra le mura domestiche. La parola «femminicidio» è diventata tristemente comune. È una realtà impressionante, ma che cosa possiamo trarne?
Negli ultimi mesi, contro i rifugiati non sono stati branditi solo scudi e manganelli. La violenza può avere molti aspetti; spesso quella più visibile non è la peggiore e si affianca ad altre più difficili da individuare.