Romanzo

Pietro Criaco

La via dell'Aspromonte

Recensione di

Africo è un paese senza strade. Circa trecento anime, sparse su una montagna dell’Aspromonte. Dalla marina lo si raggiunge in sei ore di cammino.  Un luogo isolato dal resto del mondo. O meglio, il mondo, per la gente che lo abita, è questo. Non c’è neppure una scuola.  Il maestro, quando sale, dorme da un cugino. Non ci sono divertimenti. Se non quelli creati dall’immaginazione dei piccoli.

Laetitia Colombani

La treccia

Recensione di

Smita è un’intoccabile, una dalit, vive in un villaggio dell’Uttar Pradesh, in India, e ogni giorno raccoglie in una cesta gli escrementi di chi appartiene a caste più alte. Ultima tra gli ultimi, vive della carità che qualcuno le fa e mangia i topi che il marito cattura. Ha una figlia, Lalita, e per lei sogna una vita diversa. Giulia ha 20 anni e vive a Palermo. Lavora nel laboratorio del padre, dove si raccoglie la «cascatura» – i capelli tagliati o caduti delle donne siciliane – e si fanno parrucche e toupet.

Michele Gambino

Enjoy Sarajevo

Recensione di

Da reporter assetato di verità a cinico autore di un programma televisivo. È la trasformazione di Michele Banti che, a quindici anni dal suo viaggio in una Sarajevo assediata, ripercorre le tappe della guerra balcanica in un crescendo di tensione e dubbi. A fargli da guida allora c’era Amos Profeti, un ex giornalista mercenario che tornerà a sorpresa nella vita del protagonista, scompigliandone ancora una volta gli equilibri.

Mariapia Veladiano

Lei

Recensione di

La storia la conosciamo a menadito. L’abbiamo letta, ascoltata, vista in tv, ammirata in quadri, affreschi e sculture. Sempre riferita e rielaborata da altri, però. Poi esce l’ultima fatica di Mariapia Veladiano ed eccoci a scorrere le pagine di un «diario», il racconto in prima persona di una giovane Vergine divenuta mamma in modo misterioso, per grazia di Dio. È proprio Maria, la madre per antonomasia, la protagonista di questo elegante saggio-romanzo alle radici del Vangelo.

Michele Cocchi

La casa dei bambini

Recensione di

Ogni ragazzo scappa di casa. Fisicamente o simbolicamente la fuga gli consente di arrivare fin sull’orlo del precipizio. Spellandosi mani e ginocchia, procurandosi ferite le cui cicatrici altro che si cancellano. Eppure l’unica speranza per sapere qualcosa di sé è provare a scappare per vedere il mondo che sta fuori e guardare oltre.

Manuela Diliberto

L'oscura allegrezza

Con un'intervista a Pif
Recensione di

Un manoscritto di memorie nel cassetto di una scrivania. La convinzione che quelle pagine sarebbero sprecate se mai nessuno potrà leggerle. Inizia così il romanzo che Manuela Diliberto dedica «al caruso Angeleddu, d’anni tredici, ucciso dal suo picconiere con otto bastonate». Un’immagine forte che, nel libro, indurrà il protagonista a una scelta altrettanto decisa.

Pagine