Diario

Carla Simons

La luce danza irrequieta

Recensione di

Eppure il lillà tornava a fiorire, il cielo era blu e i merli cantavano. «La bellezza resta immortale. L’amore resta immortale anche se, per i nostri occhi malati, tutto è avvolto da un velo nero», annotava nel suo diario Carla Simons, scrittrice e traduttrice di origine ebraica. Era il maggio 1942 e nella città di Amsterdam occupata la persecuzione nazista verso gli ebrei si faceva sempre più forte e dolorosa. Dalla sua casa nel Rivierenbuurt, il «quartiere dei fiumi», Carla vedeva e viveva l’angoscia, i tempi scuri, il dramma dei cartelli «Vietato agli ebrei».

Eric-Emmanuel Schmitt

Diario di un amore perduto

Recensione di

«Oggi, come ogni giorno, una madre muore e c’è un po’ meno amore sulla Terra. Oggi, come ogni giorno, un bambino nasce e c’è molto più amore sulla Terra». È questa, forse, la frase più iconica del libro Diario di un amore perduto, di Eric-Emmanuel Schmitt, drammaturgo, scrittore, saggista, traduttore, regista e sceneggiatore francese naturalizzato belga, tra gli autori teatrali più amati e rappresentati in Europa. Un libro tutto giocato sulla cifra di quell’amore unico e insostituibile che lega una madre al proprio figlio.

Marco Erba (a cura di)

Ci baciamo a settembre

Recensione di

I ragazzi (e i bambini) sono stati i più dimenticati nei giorni del confinamento. Quasi nessuno (a parte genitori e insegnanti) li ascoltava, ne raccoglieva le voci. Era comprensibile, d’altra parte: il virus pareva volerli risparmiare. Ma il silenzio profondo di quei giorni li ha segnati in modo indelebile. Emerge in modo chiaro da queste pagine curate, non a caso, da un insegnante di un liceo milanese.

Marino Fuani

Svegliami a mezzanotte

Recensione di

Nel leggere un libro, non possiamo che farlo dal nostro punto di vista. Soprattutto se quel libro, e questo lo è, offre più livelli di lettura molto coinvolgenti (grazie a una scrittura che procede implacabile, qua e là avvolta di dolcezza e persino ironia): lo leggi quasi fosse un romanzo, un diario personale, ma anche un resoconto clinico, a uso e consumo di una propria ricerca di autoterapia guaritrice.

Kitō Aya

Un litro di lacrime

Recensione di

Kitō Aya è una quindicenne giapponese come tante altre. Un po’ ingenua e irruenta. La sua vita procede serena tra le lezioni scolastiche, la famiglia e gli amici. Fino a quando qualcosa di strano inizia a trasformare il suo corpo, sempre più magro e scavato. I movimenti rallentati, gli arti rigidi, le cadute improvvise e la camminata incerta sono spie di una malattia – l’atassia spinocerebellare (SCA) – che la trascinerà in un vortice di dolore e sofferenza.

Daniela Castiglione

Ai piedi di Santiago

Le avventure e gli incontri di una reflessologa plantare sul Cammino
Recensione di
I piedi come carte geografiche di esperienze e di vissuti. Il racconto di Daniela Castiglione comincia da una nuova consapevolezza, forgiata da una professione che la affascina. Per lei la reflessologia plantare non è solo una tecnica di massaggio, è una via di conoscenza. L’ha incontrata per caso, osservando la presenza muta di un reflessologo plantare, mentre massaggia con umiltà e rispetto una profuga dai piedi piagati al confine tra Messico e Stati Uniti.

Pagine