Un grande santo per il piccolo schermo

La vicenda umana e spirituale di sant’Antonio di Padova, il santo più amato nel mondo, in un film diretto da Umberto Marino, questo mese in prima serata su Canale 5.
11 Marzo 2002 | di

Le biografie in tv si sprecano. Dopo Maria Josè, l`€™ultima regina, Perlasca, un eroe italiano e Il giovane Casanova sono in arrivo due Papa Giovanni (uno targato Rai e l`€™altro Mediaset), un Sant`€™Antonio di Padova, un san Francesco e un Napoleone con Gérard Depardieu. Le vite più o meno romanzate sono sempre affascinanti, sia che narrino storie di santi, di avventurieri o di discussi personaggi del passato: basta che raccontino esistenze intensamente vissute, gettate nella loro totalità  sulla bilancia di un`€™epoca fino a far piegare l`€™ago dalla loro parte.

In questo mese di marzo sarà  la volta di sant`€™Antonio, uno dei santi più popolari, e non solo della cristianità , perché a conoscerlo e a invocarlo come taumaturgo, operatore di miracoli, sono anche fedeli di altre religioni, islamici e indù soprattutto. Mentre la sua tomba a Padova continua da secoli a essere meta di estimatori e di devoti.

Un personaggio, dunque, di grande spessore, umano e spirituale, al quale il cinema si è interessato rarissime volte, ma che ha un suo fascino, come dimostra il successo di un testo teatrale scritto da Paolo Pivetti, Antonio: un atto, venti scene, portato sulle scene dal Teatro dell`€™Arca/Elsinor.

Ora a raccontarlo in tv, nella patinata scenografia della fiction, ci ha provato il regista Umberto Marino con questo Sant`€™Antonio di Padova, prodotto dalla Lux Vide per la Mediatrade, che sarà  trasmesso da Canale 5 in prima serata. Un film discreto, con qualche licenza storica in ossequio allo spettacolo (come per esempio l`€™improbabile fidanzata del giovane Fernando, il futuro frate Antonio).

I nostri lettori «il Santo» lo conoscono bene, per essere a lui devotamente affezionati e riconoscenti: perché la nostra rivista, e tutto quello che attorno a essa si muove, porta il marchio di sant`€™Antonio. Farà  dunque loro piacere ripercorrere, narrata sullo schermo, la vicenda umana e spirituale di Antonio. Il suo amore per gli altri lo ha portato a intercedere da Dio cose straordinarie `€“ per le quali è soprattutto noto `€“, ma il santo è stato anche uomo di grande cultura e ha saputo, con chiarezza e passione, interpretare per gli uomini del suo tempo `€“ ma vale anche per noi `€“ le esigenze più vive del Vangelo. I nostri lettori saranno senz`€™altro spettatori attenti e severi.

Per molti una sorpresa

Sarà , invece, una sorpresa, per chi non lo conosce, seguire la vicenda del nobile portoghese, Fernando de Bulhoes, che, contro la volontà  del padre, invece di unirsi ai suoi coetanei nell`€™imbracciare le armi contro la minaccia musulmana, sceglie la vita religiosa facendosi prima monaco agostiniano e poi umile frate, seguace di san Francesco. E diventa difensore della Chiesa e della verità  del Vangelo usando la forza della parola piuttosto che la violenza della spada. Di conseguenza, è anche difensore della verità  dell`€™uomo e dei suoi diritti, dei valori della giustizia, della solidarietà , della pace sociale, combattendo la superbia dei grandi e l`€™usura che rovina i poveri. Nella sua missione trascina con sé i frati di Francesco, viaggiando dal Portogallo alla Sicilia, dal Marocco ad Assisi, da Padova alla Francia, e attirando su di sé,  l`€™ordine francescano e la Chiesa, immensa ammirazione e stima.

Daniele Liotti è sant`€™Antonio

Dirige il film, di cui è anche sceneggiatore `€“ come dicevamo `€“, Umberto Marino, romano, criminologo convertitosi definitivamente al teatro e al cinema dopo aver frequentato l`€™Accademia d`€™arte drammatica. Già  assistente di regia con Patroni Griffi e Giorgio Albertazzi, Marino ha al suo attivo film come Cuore cattivo, con Kim Rossi Stuart, che ha fatto molto discutere, e le sceneggiature di fortunati film di animazione, tra cui La gabianella e il gatto, Freccia azzurra e, recente,  Aida degli alberi di Guido Manuli.

Sant`€™Antonio ha il volto di Daniele Liotti, giovane ma già  affermato attore italiano. Accanto a lui, recita Enrico Brignano, il comico che sarà  una vera scoperta per gli spettatori. Nel cast anche Glauco Onorato, Josè Sancho, Peppino Mazzotta, Vittoria Puccini, Francesco Stella, Luigi Burruano. Le riprese si sono svolte interamente in Spagna nel settembre 2001, in alcune splendide località  come Trujillo, Plasencia, Santillana Del Mar e il monastero di Veruela.

Data di aggiornamento: 26 Giugno 2017