Reinserirsi al lavoro - imprenditoria al femminile. La «casaling-manager»

09 Novembre 1999 | di

Rientrare al lavoro, con un occhio alla famiglia, un diploma alle spalle e tanta buona volontà , non è più una missione impossibile. Una legge dell'Unione europea agevola le donne. Ecco chi già  ce la sta facendo.

«Sono una mamma ancora giovane e vorrei riprendere il lavoro, adesso che i miei due ragazzi sono abbastanza autonomi, ma non so come valorizzare il mio diploma di maturità  scientifica. Per qualche anno ho lavorato in un'azienda, ma con poca soddisfazione e con un orario troppo impegnativo per le mie esigenze familiari».

Mara - Bologna

Per il sesso «debole», un lavoro in subordine. Questa era - e in parte è ancora - la regola, ma le cose stanno rapidamente cambiando e le statistiche confermano l'inversione di tendenza. Dopo il massiccio ingresso femminile nel mercato del lavoro, che è storia recente, oggi l'altra metà  del cielo tende a valorizzare la sua presenza. Sono più numerose le donne degli uomini nelle attività  più «deboli»: se si considerano i coadiuvanti che danno supporto al lavoro altrui, si scopre che rappresentano il 27,5 per cento delle donne che lavorano e solo l'8,5 per cento degli uomini. Tra i soci di cooperative prestatori d'opera si trova il 6,5 per cento degli uomini e il 4,7 per cento delle donne. Le proporzioni cambiano se si considerano i lavori «forti». Nelle libere professioni gli uomini sono il 15 per cento, le donne il 10,7 per cento.

 Questa è la situazione, ma per il prossimo futuro si sta preparando uno scenario diverso. Sono un terzo le donne con cariche istituzionali nelle imprese italiane (2 milioni, secondo i dati del '97, contro 6 milioni di uomini): le socie rappresentano il 35 per cento, le titolari il 32 per cento. A un calo delle posizioni professionali più deboli (-45,2 per cento tra il '93 e il '97) corrisponde un boom dell'imprenditoria femminile: +41,8 per cento.
Lavorare in proprio rispondendo con idee innovative alle nuove esigenze e richieste di servizi: questo è l'input che arriva dall'Unione europea e dalle leggi agevolative a favore delle donne, in particolare dalla 215 del '92.
Con corsi di formazione e finanziamento si cerca di incentivare l'avvio di attività  autonome e l'ingresso delle donne nei nuovi lavori. La tecnologia offre delle interessanti opportunità  a chi cerca di conciliare gli impegni familiari con quelli dell'impiego.
Alla fondazione «Cuoa» di Altavilla Vicentina, 50 donne disoccupate si stanno «attrezzando» per proporsi sul mercato del lavoro come esperte di Internet marketing. Ai primi due corsi, organizzati nell'ambito del progetto «Now» (New opportunities for women) con il finanziamento del ministero del Lavoro e dell'Unione europea, se ne aggiungerà  presto un terzo. Le interessate possono rivolgersi alla segreteria dei corsi, nella sede di Villa Valmarana Morosini, ad Altavilla Vicentina. Risponde al numero di telefono 0444/572499 (fax 0444/574474).
Hostess (di terra) con diploma: la Regione Veneto ha consegnato la scorsa estate le prime qualifiche di questo tipo, valide in ambito nazionale ed europeo. Sono le prime in Italia e attribuiscono status giuridico alla professione. L'iniziativa prosegue: al primo corso organizzato dall'associazione «Agorà », con l'avallo della Regione, ne seguono altri. Per informazioni ci si può rivolgere alla sede di «Agorà », in corso di Porta Nuova, 28a, Verona (tel. 045/8004822).

 

   
   
AVVOCATO DAL CUORE SPORTIVO      

S ono uno studente iscritto alla facoltà  di giurisprudenza presso l'Università  degli studi di Milano. Il mio più grande desiderio sarebbe quello di poter conciliare la mia profonda passione per il mondo dello sport con i miei studi giuridici. In questi ultimi tempi si sente spesso parlare di procuratori sportivi e, più in  generale, della crescente richiesta di manager dello sport. Purtroppo sono scarse le informazioni che possono chiarire come intraprendere queste carriere».

     

Gianluca - Treviglio (BG)

     

Posso senz altro segnalarle alcuni indirizzi che fanno al caso suo: l'Associazione italiana procuratori calcio ha le sue sedi a Torino (10121 corso Re Umberto, 7, tel. 0111/532030) e a Roma (00165 via dei Savorelli, 171a, Roma, tel. 06/39378831). La Scuola di amministrazione aziendale di Torino (tel. 011/6399253, fax 011/6399274) ha di recente istituito un corso di specializzazione in management dello sport. Questa iniziativa, così come l'attività  dell'associazione, tende a definire una professionalità  di cui si sente l'esigenza, aprendo ai giovani delle interessanti opportunità .

 

Data di aggiornamento: 26 Giugno 2017