Provvedere ai figli anche se adulti?

Fino a quando i genitori hanno il dovere giuridico di provvedere ai bisogni dei figli? Risponde Sandra Siegato, avvocato del Foro di Venezia, che si occupa di diritto di famiglia e diritto penale, anche minorile.
21 Dicembre 2006 | di

La legge non dice, però, fino a quando persista il dovere di mantenimento da parte dei genitori. Indicazioni utili vengono dalla giurisprudenza, cioè dalle pronunce dei giudici: i figli devono essere mantenuti non solo fino al raggiungimento della maggiore età, né solo fino a una precisa età convenzionalmente determinata (venticinque-ventisei anni) in cui si consideri che un ragazzo abbia completato il ciclo di studi e possa procurarsi un lavoro. La Corte di Cassazione ha ribadito più volte il dovere dei genitori di provvedere ai figli fino al momento in cui i medesimi siano in grado di soddisfare autonomamente le proprie esigenze. È basilare, però, che gli stessi non siano colpevoli del mancato raggiungimento della loro autosufficienza economica.
Un paio di anni fa (Cassazione Civile sent. n. 22500/04) questo orientamento è stato confermato, con una precisazione: spetta al genitore provare che il figlio è responsabile della sua mancata indipendenza. Se il figlio non si è messo in condizione di conseguire un titolo di studio o non si attiva per trovare un’occupazione compatibile con le sue attitudini perderà, almeno sotto il profilo giuridico, il diritto a essere mantenuto dai genitori. E lo stesso succederà se rifiuta le occasioni che gli vengano offerte o abbandona senza valide giustificazioni il posto di lavoro già conseguito. Al contrario, il ragazzo o la ragazza che, pur avendo cercato di lavorare, sono incappati in difficoltà oggettive, collegabili, ad esempio, a uno stato di disoccupazione generale o che, diversamente, stanno ancora studiando per rispondere con una specializzazione alle esigenze del mercato lavorativo, potranno stare tranquilli: mamma e papà sono tenuti ad assicurare i mezzi per la loro sussistenza, intesa in senso lato, estesa cioè all’aspetto scolastico, sportivo, sanitario, sociale. Non deve mancare né l’assistenza morale né quella materiale. Insomma: il cordone ombelicale tra figli e genitori viene tagliato sempre più tardi, quindi, con il benestare del diritto.

Data di aggiornamento: 26 Giugno 2017