Pregano il Santo con il fascino dei fiori

La Tomba del Santo è un giardino. Devoti di tutto il mondo affidano all'universale linguaggio dei fiori l'invocazione e la riconoscenza.
29 Marzo 2004 | di

Padre, è per sant'Antonio.Un uomo dello Sri Lanka porge il mazzo di gigli freschi a padre Daniele, uno dei frati custodi della Tomba di sant'Antonio. Grazie, padre. Affidi anche lei mia figlia malata al Santo. Volentieri. Disponendo questi fiori nel vaso, pregherò anche per tutta la vostra famiglia.
Tanti fiori, una sinfonia di colori e profumi che si intona col ritmo delle stagioni. Non mancano mai i fiori - confida padre Daniele -. In alcuni periodi dell'anno ne giungono così tanti che li usiamo per ornare a festa anche gli altari del Santissimo e della Madonna. Sono come preghiere profumate e colorate. Tolto il cellophane, padre Daniele inizia a sistemare i gigli nel vaso che teneva pronto. Con gesti lenti e sapienti, recise le foglie di troppo, li dispone a corona, perché mostrino tutta la loro bellezza. Danno anche tanto lavoro. Bisogna stare attenti che i pistilli non macchino le tovaglie. Poi bisogna togliere i fiori con i petali non più freschi. Altrimenti imbruttiscono i boccioli, appena aperti.
Anche ai custodi vengono spesso consegnati mazzi di fiori da deporre sulla Tomba del Santo. Uomini e donne, dall'Italia e dall'estero, li portano e li offrono, con naturalezza. C'è anche chi, per telefono o per e mail, chiede ai frati di portare dei gigli alla Tomba e di pregare per loro. Tanti i giovani, come se portassero i fiori alla persona più amata. Si fermano in preghiera raccolta e poi depongono i fiori ai piedi della scala che sale all'altare del Santo.
La bellezza dei fiori ispira in molti la preghiera, dice padre Daniele.
Quasi un contagio... floreale? In un certo senso, sì - precisa -: proprio un santo contagio. Del resto, l'uomo è fatto di spirito e di materia. Ha bisogno di segni che lo aiutino a elevarsi. E segno sono i fiori, con la loro colorata bellezza e con il loro profumo intenso.
Così i fiori nutrono la devozione? Direi proprio di sì. Non sono cose da Medio Evo. Tante persone si fermano qui, s'inginocchiano e riscoprono con stupore di saper pregare. Anche guardando i fiori. Magari dopo anni e anni di lontananza dalla fede.

Il linguaggio dei gigli

Perché tanti gigli? Tempo fa ne arrivavano meno. Solo nel periodo di giugno. Era la loro stagione naturale. Ora i gigli si trovano tutto l'anno. Sono importati. È il fiore da sempre associato a sant'Antonio.
Dicendo questo, padre Daniele mi invita a osservare i piedestalli in marmo dei due candelabri seicenteschi d'argento, posti di fianco alla Tomba: tutti decorati da angeli e gigli. Avrai letto  certamente che cosa scrive sant'Antonio nei Sermoni, a proposito del giglio. Allora ricorderai come ne descrive il significato. Lo so ormai a  memoria: Nel giglio è simboleggiata la purezza dell'anima e del corpo. Il giglio simboleggia il candore della castità . Questo significato è rimasto nei secoli.
Un messaggio immediato, che va dritto al cuore di ciascuno. La purezza del corpo e dei pensieri è la scelta di amare donandosi. Tale scelta è la chiave per riscattare e realizzare ogni esistenza. Anche dopo tanti e dolorosi sbagli. 

TEMPO DI PASQUA

4 aprile, domenica delle Palme, ore 11:
la solenne processione delle Palme partirà  dal Chiostro della Magnolia dopo la benedizione dell'ulivo e raggiungerà  la basilica per la celebrazione dell'eucaristia. Presiederà  l'eucaristia il rettore del santuario padre  Domenico Carminati.

8 aprile, giovedì santo, ore 18:
celebrazione della messa in coena Domini.

9 aprile, venerdì santo, ore 16:
via crucis; alle ore 18, celebrazione solenne dell'Azione liturgica con la lettura del Passio, la Passione del Signore,  e l'adorazione della croce.

10 aprile, sabato santo, ore 21:
i riti della veglia pasquale iniziano sul sagrato con la benedizione del fuoco e proseguono in basilica con l'annuncio della risurrezione e la celebrazione eucaristica.

11 aprile, domenica di Pasqua, ore 11:
messa solenne presieduta da padre Luciano Fanin, provinciale; ore 17: celebrazione eucaristica con il rettore, padre Domenico Carminati. Ambedue le messe sono accompagnate dalla Cappella musicale del Santo.

18 aprile, domenica in albis, ore 10:
messa animata dall'Arciconfraternita di sant'Antonio e cerimonia di premiazione per il XXX Concorso internazionale della Bontà  Andrea Alfano D'Andrea.

Data di aggiornamento: 26 Giugno 2017