Petrolio e mine antiuomo

25 Settembre 2008 | di

È in corso una campagna – e si tratta davvero ndi una nobile iniziativa – contro le mine antiuomo, che tanti lutti hanno provocato e tanti bambini hanno reso infelici per sempre, spesso togliendo loro la possibilità di usare una o entrambe le gambe. Tali mine, purtroppo, continuano a fare vittime molti anni dopo la fine delle guerre nel corso delle quali erano state disseminate. E anche la bonifica dei terreni in cui sono state collocate continua a provocare lutti e tragedie.
Ma esistono anche altre maniere, quasi invisibili, di uccidere, che fatichiamo a individuare e combattere. Un esempio clamoroso? Ogni aumento del prezzo del petrolio. Evento che sollecita subito una domanda: provocano più morti le mine antiuomo o cento dollari di aumento del prezzo del petrolio? Le conseguenze degli aumenti, è cosa nota, sono spesso drammatiche per i Paesi più poveri.
Le derrate alimentari costano di più, si diffondono coltivazioni destinate non all’alimentazione ma alla ricerca di sempre nuove fonti di energia, che così rendono inutilizzabili per l’alimentazione territori molto vasti. Ma come possiamo accettare che il destino di milioni di esseri umani sia nelle mani di pochi Paesi produttori e di un certo numero di speculatori? Come difendere il diritto di esistere o di vivere dignitosamente di tanti individui?




 

Data di aggiornamento: 26 Giugno 2017