Padre, mi benedica ho bisogno di sperare

In una cappella all'interno della basilica si ripete ogni giorno l'antico rito della benedizione. Migliaia di persone, con le loro storie di dolore e di speranza, vengono a chiedere l'aiuto di Dio, tramite il Santo.
23 Dicembre 2003 | di

Da soli, a piccoli o grandi gruppi, abbracciati in un istintivo gesto di protezione e di affetto. Così i devoti salgono il gradino della Cappella delle benedizioni, qualcuno incerto, altri desiderosi di entrare. Sono tanti, migliaia ogni anno, a chiedere ai frati della basilica di essere benedetti da Dio per intercessione di sant'Antonio: molte le mamme con i loro piccoli in braccio o tenuti a fatica sull'inginocchiatoio, rabboniti dall'invito del frate a guardare il grande crocifisso di Annigoni oppure il Santo che su una parete predica ai pesci. Ognuno con il proprio fardello di fatiche e di speranze. Da dove venite?. Padova, Milano, Bari, New York, Adelaide. Cercando un pezzo di cielo amico sopra le proprie esistenze.
Padre, mi benedica. Il frate chiede che cosa benedire. Dalle borse spuntano allora oggetti, ricordini, indumenti, fotografie. Dal cuore emergono storie, raccontate d'un fiato. Veniamo da lontano. Domani darò il mio rene a mia figlia. Volevo la benedizione del Santo, perché tutto vada bene.

Una fede tante storie
A volte gli occhi luccicano, cercando la solidarietà  di uno sguardo sereno. Siamo sposati da otto anni. Padre, siamo venuti al Santo per chiedere la grazia di un figlio. Succede che qualcuno l'anno dopo si presenti con un fagottino in braccio. Padre, si ricorda di noi? Siamo qui per ringraziare il Santo. Ora ci benedica tutti e tre.
Anche i treni in sciopero possono portare alla Cappella delle benedizioni. Tre ore di sosta forzata, il tempo da ingannare, una insoddisfatta curiosità  che riemerge, ed eccoli al Santo. Non vado spesso in chiesa. Stavo andando al Casinò di Venezia. Sono un habitué. Cosa si fa qui?, chiede un signore incuriosito. Chiediamo a Dio di benedire le nostre vite e di accogliere le nostre suppliche per l'intercessione del Santo. Beh, sono qui per caso... mi benedica, ne ho bisogno. Il frate traccia un segno di croce sull'attempato signore, invitandolo ad andare a confessarsi. Dopo un mese, quel signore ritorna. È più sereno, leggero: Padre, da quando mi ha benedetto non vado più a giocare d'azzardo. Era il mio inferno. Storie, infinite, che s'incrociano con la grazia di Dio. Succedono qui, sotto le antiche volte di una cappella dove il devoto vive uno dei momenti più intensi del suo pellegrinaggio.
Il frate benedice con gli antichissimi gesti dell'imposizione delle mani e dell'aspersione con l'acqua benedetta. Gocce che irrorano l'anima e diluiscono le più riposte paure. Gesti luminosi, sereni, compiuti in spirito di fede, che da sempre accompagnano la vita dei credenti.
Padre, è efficace la sua benedizione?, chiede qualcuno, pensando magari ad altri riti, dove l'efficacia è ingannevolmente promessa,previo esborso di una consistente somma di denaro.
Il frate con calma spiega che quando il sacerdote benedice, invoca il nome di Dio su persone e su cose, per chiedere grazie spirituali o materiali. L'efficacia dipende poi dalla Provvidenza divina e dalla fede di chi invoca la benedizione. Essa è come un abbraccio. Dio desidera avvolgere la vita dei suoi figli con affetto di padre e con la sua volontà  di bene. Perché la vita di tutti sia piena secondo il Vangelo, specialmente se visitata da momenti ed esperienze di fatica e di disagio che invocano luce, speranza e la mano solidale del cielo.

Appuntamenti

1 gennaio: Giornata mondiale della Pace. Insieme con il Papa, preghiamo senza stancarci per la pace nel mondo, chiedendo per tutti il dono dello Spirito. In basilica si canterà  il Veni creator. La messa sarà  celebrata alle ore 17.

15 gennaio: alle ore 21, presso la Sala del Capitolo, attigua al Chiostro dellaMagnolia, continua la preghiera per la pace, che ogni mese i frati condividono con uomini e donne di buona volontà che vogliono la pace e s'impegnano per essa.

18-25 gennaio: settimana di preghiera
per l'unità  dei cristiani. In un mondo lacerato, pregare per l'unità  deidiscepoli di Cristo è un raggio di luce per tutti. È meno buio quando insieme si prega per il dono della comunione. In basilica, al mattino, alla messa della Comunità , e alla messa delle 17 ci sarà  un momento di riflessione e di preghiera.


 

Data di aggiornamento: 26 Giugno 2017