Il virus della magia

Nulla di più stupido di affidarsi a maghi e astrologi per conoscere il futuro e altro. Eppure, otto milioni di italiani ogni anno cadono nelle reti di astuti profittatori.
02 Ottobre 2003 | di

Magia è parola nobile perché esprime un modo di sentire superlativo dell'essere umano. Così si dice magia del tramonto, magia dell'amore. Magia è quasi sinonimo di poesia. La poesia ha le basi nella creatività  localizzata in un certo punto del nostro emisfero cerebrale, ma generalmente collocabile negli occulti meandri dell'inconscio. Qui attinsero i nostri progenitori quando dovettero affrontare la vita primitiva con i suoi fenomeni inspiegabili e terribili, come il fulmine, i nubifragi, la fame, la morte o i pericoli imminenti quali le bestie feroci. Tutto era occulto, ignoto, pericoloso. Cosa fare? In questi casi si attivano le difese naturali basate sulla creatività ; la natura si popola di forze impersonali, ognuna delle quali presiede a un fenomeno pericoloso e non controllabile. Poi subentrano le difese psicologiche. Quando una persona teme di ricevere una bastonata reagisce istintivamente alzando il braccio in difesa.
Allo stesso modo, i primitivi si difesero con la creatività , elaborando istintivamente atteggiamenti rituali che avevano la stessa funzione del braccio alzato a difesa. Poi magari successe che uno del clan, prima di andare a caccia, disegnasse per diletto sulla terra la forma di un animale e che proprio quell'animale venisse, quella volta là , cacciato in abbondanza. Abbinando il ricordo del disegno dell'animale al casuale successo della caccia, nacque un rito, un modo di propiziare l'evento ripetuto, poi, in analoghe occasioni.
Lo stesso avvenne per la morte, per i nubifragi, e sorsero altri riti, formule, comportamenti propiziatori che non avevano alcun valore reale, ma che servivano solo a dare sicurezza ai nostri progenitori. Nacque cosi la magia, un semplice mezzo di difesa psicologico contro l'enigma della natura, dell'occulto. Come il bambino che si rassicura abbracciando il proprio orsacchiotto.
Giustamente questi meccanismi ci fanno sorridere, come ci muove al riso un cacciatore dei tempi nostri che, disegnata sulla parete della cucina una lepre, sia convinto di ottenere per questo un'abbondante cacciagione. Eppure c'è chi va a fare confezionare bamboline-fattura da un mago, sperando in questo modo di fare del male  alla persona odiata.
La bambolina rappresenta la vittima destinata del maleficio, come il nostro progenitore sperava di uccidere l'animale che aveva disegnato sulla terra. Questo schema mentale si è incarnato nella cultura dell'uomo e si presenta continuamente sotto diverse facce: ora nella bambolina-fattura; ora nei simboli delle carte o nei ceri dei maghi che dovrebbero fugare le malattie o portare prosperità ; ora nelle stelle e pianeti nei quali non è scritto assolutamente nulla. È comprensibile che questo sia avvenuto decine di migliaia di anni fa, quando l'uomo non aveva il conforto di una razionalità  vagliata dalla cultura e la guida di una Rivelazione, non più se succede oggi: è risibile, e sciocco che alcuni vadano da maghi per compiere quei riti, oggi, nel terzo millennio.
Chi si rivolge oggi a maghi, cartomanti, chiromanti per avere sicurezze sull'amore, lavoro, salute, di sicuro ha qualche problema personale di relazione con il mondo, con la vita, e denota una certa immaturità . Egli affronta la vita pieno di paure e di insicurezze e con una spiritualità  assai appannata: anche a una persona semplice con limitata cultura, la fede, cioè la fiducia in Dio, dovrebbe dare speranza, che si traduce in sicurezza. Si tratta di abbandonarsi nelle mani della Provvidenza invece che andare a gonfiare il portafoglio di maghi e simili truffatori. Il futuro non si può modificare con la magia ma solo con la propria determinazione, grinta, perseveranza unita a un abbandono fiducioso alla Creazione da cui veniamo e a cui dobbiamo tornare.
 
Il ritorno della magia
Perché un ritorno così massiccio alla magia che si diffonde come un virus letale? Perché questa società  tecnologizzata, dissacrante e cinica cerca sicurezza nell'abbracciare l'orsacchiotto della magia?
Possiamo articolare la risposta in due fronti: secolarizzazione-secolarismo e interesse economico.
Per il primo punto dobbiamo fare un passo indietro nella storia, quando la gente ebbe a che fare con una Chiesa piuttosto rigida e autoritaria. Poi nelle società  sono cambiate le strutture economiche, politiche; con l'Illuminismo e la rivoluzione francese fu minata l'autorità  di un clero che, in certe situazioni, non seppe essere all'altezza della sua vocazione. Così al venire meno del principio di autorità  non ha corrisposto un aumento della conoscenza e dell'amore di Dio, di autentica comunione con Lui.
Però la gente aveva sete di emozionalità  religiosa (visto che Dio veniva progressivamente accantonato); in risposta a questo bisogno interiore qualcuno negli Stati Uniti e in Francia diede vita allo spiritismo, una forma di magia attraverso la quale ci si illude di poter comunicare con i defunti servendosi della creatività  dei medium, persone che si ritengono dotate di poteri tali da riuscire a evocare i trapassati.
Non ho mai trovato in tutta la storia dello spiritismo un fatto che non si possa spiegare con la psicologia (vedi Comunicazione con l'aldilà , ed. Piemme). Gli americani, e poi anche gli europei, impazzirono, a fine Ottocento, per i tavolini spiritici che si alzavano e ruotavano. Sorsero molte associazioni e sette (teosofia, movimenti occultistici) che propugnavano la globalizzazione della religione, cioè una specie di fusione tra cristianesimo, buddismo e induismo, precursori di quella New Age che, a partire dagli anni Sessanta-Ottanta del secolo scorso tentò di attuare quel sincretismo. A muovere la New Age c'era anche un desiderio di autentico rinnovamento che ebbe senso, per esempio, nel settore dell'ecologia, ma sul piano religioso New Age seminò confusione anche perché rivalutò la magia, i poteri paranormali, lo spiritismo.
Noi, incapaci di distinguere e di ragionare, privi ormai di una trascendenza e di una esperienza religiosa costruita su una vita di fede, ci siamo accodati alle nuove mode e adesso ci rivolgiamo ai maghi alla ricerca di spazi di emozioni pseudo-religiose e, spaventati da una vita vuota di valori veri, abbracciamo il nostro orsacchiotto.
Ho accennato al paranormale, cavallo di battaglia dei maghi. Premetto che spiritismo, chiromanzia, cartomanzia, astrologia, pranoterapia, talismani e amuleti non appartengono alla sfera del paranormale. Molti lettori resteranno perplessi di fronte a queste informazioni, questo dimostra quanto la cultura della New Age abbia creato confusione tra la gente.
Sono fenomeni paranormali la telepatia, la psicocinesi e la precognizione. Qualunque mago vanti un potere paranormale è un gran bugiardo. I fatti paranormali, quando si verificano, sono spontanei e nessuno può produrli a comando. Nei trent'anni di studio di questi fenomeni ho costruito le basi di una nuova disciplina detta Psicologia dell'occulto, in grado di spiegare il motivo dei veri e falsi fenomeni paranormali (vedi: Poteri Misteriosi della Mente, ed. Piemme).
 
Magiche truffe e ottimi affari
L'interesse economico è il secondo motivo della diffusione della magia. La nascita del movimento magico-occultistico moderno è da far risalire al 1979 quando, a Roma, un certo Mario Davanzo, fiutando l'affare che la New Age stava montando, cominciò a organizzare congressi di operatori dell'occulto che riunì nella Uaodi (Unione astrologica occultistica d'Italia). In questi convegni, con tanto di noti presentatori televisivi, si sfornavano a dozzine maghi, medium, cartomanti, pranoterapisti premiandoli con targhe, diplomi, coppe e riconoscimenti vari, tutti profumatamente pagati dai premiati. Punto d'appoggio di questa operazione. la Star (Sviluppo turismo arte Roma) di Giuseppe Bortolozzo. I maghi, per lo più persone di scarsa o nessuna cultura, si portavano a casa un titolo fasullo che li illudeva di essere dottori, cavalieri, commendatori, conti... Più consono il titolo di prof. inteso come profittatore.
Se uno non poteva partecipare al convegno, inviava il denaro e gli giungeva a casa il suo bel diplomino in pergamena con la specializzazione indicata dall'aspirante mago stesso. Un altro del giro, Zanatta, forniva diplomi di pranoterapeuta attestati dalla prova della macchina Kirlian, una vera illusione. Il mago Bassin (con decine di filiali in Italia) vendeva addirittura valigette per messe magiche, copia perfetta di quelle usate dai sacerdoti per le messe al campo.
L'interesse per magia e occulto montò, stimolata da interessi economici, dal sorgere del mito del potere paranormale sventagliato a raffiche da pubblicità  demenziale. Assenti le pubbliche autorità , negli anni Settanta-Ottanta del secolo scorso, si consumò la corsa all'ammasso del cervello di una parte degli italiani: stiamo pagando le conseguenze di una grave scivolata del buon senso e dei valori.
 
Tre tipi di maghi
Oggi la magia sta cambiando volto e serve per investire capitale e per farlo fruttare. Nascono le s.r.l. collegate a telefoni magici; nascono soprattutto gli studi associati in cui le ditte assumono dipendenti maghi e li dislocano in una delle sedi sul territorio.
L'esperienza sul campo mi porta a classificare i maghi in tre categorie: gli illusi, che sono in buona fede ma ignorano di non avere poteri e scambiano automatismi (come la scrittura automatica che è effetto di una parziale dissociazione) come una dote della natura; i truffatori, cioè gli ex illusi che hanno capito di non avere alcuna facoltà  ma sono abituati ai facili guadagni e allora continuano a fare i maghi; i ciarlatani-criminali ai quali non interessa nulla della magia: basta guadagnare sfruttando, spaventando, estorcendo, mandando spesso in malora le famiglie.
Molti ricordano la maga dai cento volti, al secolo Caterina Andreacchio che assumeva almeno venti identità  diverse (Madame Sophie, Cassandra de Feudi, Irene La Monaca, Bianca Borgia ecc.) e si faceva pubblicità  spendendo trenta milioni di lire al mese. A ogni suo nome inventato corrispondeva un numero di cellulare al cui capo c'erano due collaboratrici. Sui cento quaderni di appunti della maga la Finanza ha trovato i commenti apposti dalla maga accanto al nome dei clienti, commenti rivelatori, come questi: Lucio, 33 anni. Vuol sapere se la sua ragazza tornerà . Proposta seduta spiritica, pagati 2 milioni di lire. Che pirla!. Non riesce ad avere figli. Pagato 2 milioni 330 mila lire per sette giorni di rito propiziatorio. Cretina!,
Di Vanna Marchi, di Mamma Ebe è meglio non parlare! Rimedi a questa situazione per risalire la china, per lasciare ai nostri figli un mondo più pulito? Dipende tutto da noi, è possibile elevare un cordone sanitario per contenere il virus. Se vediamo un mago in tv (fosse pure da Costanzo Show o a Porta a Porta), giriamo canale, togliamo l'audience; togliamo la terra sotto i piedi al giro dell'occulto che prende in giro tutti. Se un mago si fa pubblicità  in una tv privata, non telefoniamo, non andiamo al suo studio e se abbiamo la debolezza di andare, chiediamo la fattura per avere la prova e poterlo denunciare. E per sapere come ci ha preso in giro leggiamo buoni libri che ci aprono gli occhi sulla magia.


Siate furbi, non fatevi ingannare
di  Luciano Bertazzo

Fa indubbiamente specie il fatto che in una società  tecnologizzata e secolarizzata, dove cioè le religioni hanno sempre minore spazio, ci sia quest'impressionante ritorno delle pratiche magiche. I dati parlano di quasi dodici milioni di italiani clienti dei maghi - gente semplice e sprovveduta, ma anche fior di professionisti - e di un numero degli operatori dell'occulto che supera di quattro volte quello dei preti. Nonostante casi clamorosi abbiano rivelato che dietro ai presunti poteri dei maghi si consumano truffe colossali ai danni di persone a volte spinte da situazioni di difficoltà , di debolezza psicologica o disperazione. L'unica cosa vera della loro attività  sono i soldi che spillano agli ingenui.
Ci sembra che la causa principale di queste deviazioni sia l'ignoranza religiosa, frutto di un'evangelizzazione carente. I fedeli cioè non sono stati preparati ad assumere atteggiamenti critici nei confronti di proposte che sono solo un surrogato del genuino senso religioso e una triste mistificazione dei contenuti autentici della fede, come hanno detto i vescovi toscani in una loro coraggiosa Nota pastorale. Per questo la Chiesa ha sempre condannato in modo esplicito la magia in tutte le pratiche. Afferma il Catechismo della Chiesa Cattolica: Tutte le pratiche di magia e di stregoneria con le quali si pretende di sottomettere le potenze occulte per porle al proprio servizio ed ottenere un potere soprannaturale sul prossimo - fosse anche per procurargli la salute - sono gravemente contrarie alla virtù di religione. Tali pratiche sono ancor più da condannare quando si accompagnano ad un'intenzione di nuocere ad altri....

Data di aggiornamento: 26 Giugno 2017