Il miracolo dell'acqua

Come in un incastro provvidenziale, l’appello di suor Rosanna a costruire un bacino d’acqua nelle Filippine è arrivato a Caritas Antoniana proprio mentre i lavoratori di una ditta donavano un’offerta.
30 Luglio 2008 | di


In aprile il bacino di roccia e cemento era già colmo d’acqua dolce. Oggi c’è il posto dove attingere l’acqua da bere, quello per lavarsi e quello per abbeverare gli animali e irrigare i campi. I bambini ci sguazzano dentro divertiti, i grandi s’incontrano ai margini della grande vasca per scambiarsi esperienze, parlare di problemi, raccontarsi storie. Quell’acqua è vita per il corpo e per lo spirito, una benedizione che abbraccia il futuro. Una donna del villaggio ci scrive, si chiama Felisa, un nome che profuma d’ottimismo: «Oggi possiamo lavarci, compiere più facilmente i lavori domestici, dar da bere agli animali e coltivare. Che bello vedere i nostri bambini così lindi e vivaci. Dio vi benedica».

«Il vostro amore ha beneficiato più di 200 famiglie e molte persone dei villaggi limitrofi – scrive suor Rosanna –. A voi la nostra gratitudine e le nostre preghiere». Chissà se quei lavoratori italiani avrebbero mai immaginato che il loro dono di Natale, attraverso la Caritas Antoniana, avrebbe cambiato la vita e le prospettive di più di un migliaio di persone in una minuscola isola, persa tra le oltre 7 mila che compongono l’arcipelago delle Filippine.    

Data di aggiornamento: 26 Giugno 2017