Il cammino di sant'Antonio

Padre Alberto Tortelli ci parla del pellegrinaggio a piedi da Camposampiero a Padova, sulle orme dell'ultimo cammino di sant'Antonio. Per riscoprire dimensioni dimenticate.
28 Luglio 2005 | di

A migliaia in marcia dal 1995, anno del centenario antoniano. Per ripercorre gli ultimi momenti storici di un santo morto trentaseienne. Dopo la sua geniale predicazione quaresimale nelle piazze di Padova, dopo il suo impegno civile, sant'Antonio chiede di essere riportato a Padova dal suo riposo di Camposampiero. L'ultimo suo pellegrinaggio. Fino all'Arcella, dove muore.


Msa. Padre Alberto, perché rimettersi sulle orme degli ultimi passi di sant'Antonio?
Rimanda a una tradizione della zona di andare a piedi al Santo, mai venuta meno nei secoli. Ancor oggi molte parrocchie dell'interno usano ripetere l'ultimo percorso, l'ultimo cammino di Antonio. Noi frati, nel 1995, centenario della nascita del Santo, abbiamo pensato di perpetuare la tradizione, riappropriandoci del cammino. In quell'anno parteciparono ben 2 mila ragazzi.
Abbiamo investito tanta fatica nel ritrovare il percorso antico, che ricalcasse il vero itinerario di Antonio e che fosse sicuro per i pellegrinaggi a piedi. Dopo qualche ricerca, è stato ritrovato l'antico itinerario per argini e campi. Si raggiunge Padova in mezzo alla natura, senza quasi toccare asfalto.


L'idea ha avuto parecchio successo?
Ormai da anni, molti giovani e meno giovani hanno scoperto questo cammino. I salesiani di Mogliano Veneto lo percorrono come momento di iniziazione per le prime classi delle loro superiori, come momento spirituale e di aggregazione. Sotto qualsiasi tempo, di notte, 25 chilometri da pellegrinare a piedi. Servono sette, otto ore. Dimensione diversa del tempo, vissuto con ritmi inusuali. Oggi che tutto corre. Si può contemplare la natura, si può parlare col compagno di pellegrinaggio. Ci si misura con la fatica, col sudore, con le vesciche, lo zaino che pesa`€¦ Spiritualmente è la parabola della nostra vita, l'uomo che cammina, l'homo viator, sente che tutte le sue sicurezze non gli bastano, cerca qualcosa di più. Il pellegrino lo cerca nel Signore. I Santi sono pellegrini che hanno percorso questa strada prima di noi.


Come si svolge il pellegrinaggio annuale?
Ogni anno, la domenica precedente il 13 giugno, i frati organizzano un pellegrinaggio rivolto ai giovani e a quanti lo desiderano. Chi arriva da lontano può prenotare la sera prima, pernottando in convento a Camposampiero. Alle cinque e mezza del mattino si parte. Il Cammino è scandito da alcune tappe, che ripercorrono la vita di sant'Antonio, offrendo sollecitazioni spirituali. Cadenzato da momenti di preghiera, silenzio, condivisione, contemplazione.
A tutti i pellegrini i frati rilasciano la credenziale del pellegrino, sulla scia del ben più noto pellegrinaggio di Santiago. È un cartoncino che riporta le immagini dei tre santuari antoniani. Vengono timbrati per attestare la visita. Il più atteso è l'ultimo, quello della basilica.


Cosa succede quando si arriva in basilica?
La basilica accoglie tutte le fatiche e le preghiere di questi pellegrini. In basilica concludiamo il cammino con una messa solenne alle sedici, anticipata da preghiere al Santo, col gesto del pellegrino. Offrendo l'incenso a sant'Antonio, passando e toccando la sua tomba; portando bastoni da viaggio, cappelli, zaini, attesi in presbiterio`€¦


Pensando al futuro, quali desideri ti porti in cuore circa il Cammino di sant'Antonio?
Il Cammino collega i tre più importanti santuari che hanno a che fare con la vita e l'esperienza di sant'Antonio. Tra i miei desideri c'è quello che le amministrazioni locali, Provincia di Padova e Consorzio dei comuni, non ultimo il Comune di Padova, valorizzino questo percorso, fatto di storia e di spiritualità . Caratterizzandolo con frecce, indicazioni, un logo. Connotandolo proprio come Cammino di sant'Antonio, non certo come una pista ciclopedonale qualsiasi.


Come influisce il cammino sul rapporto tra i giovani e sant'Antonio?
Il rapporto tra i giovani e sant'Antonio è per me una sorpresa. Il fatto che era molto giovane e ha vissuto una vita intensissima impressiona. Sant'Antonio provoca per la forza del suo impegno per Dio e per gli altri. Per molti è un rapporto personale. Magari anche attraverso una candela clandestina. Per parlargli di sé, dei propri studi, dei propri amori, della propria vita`€¦

Per chi volesse ulteriori informazioni sul Cammino di Sant'Antonio:
tel. 049 9315711, chiedendo di padre Alberto o di padre Simone. e-mail oasigiovani@riparalamiacasa.it

Data di aggiornamento: 26 Giugno 2017