I santi, carezza di Dio

Venerare i santi significa mettersi in comunione con loro, che sono già pienamente realizzati e in perfetta comunione con Dio.
26 Maggio 2008 | di

Milioni di persone ogni anno sfilano davanti alle reliquie del nostro caro Santo. Chi in atteggiamento devoto, chi per curiosità, chi anche con indifferenza e malcelata incomprensione. È sempre interessante osservare la varietà degli atteggiamenti di quanti si fermano di fronte alle reliquie. Quest’anno, grazie anche alla traslazione temporanea del corpo del Santo nella Cappella di san Giacomo (vedi foto) e alla grande eco attorno alla ricognizione del corpo di padre Pio, è cresciuta l’attenzione nei confronti di questo aspetto della tradizione cattolica. Un’occasione per attivare una riflessione più approfondita sull’argomento. Ogni tanto, infatti, qualche pellegrino si ferma in Basilica e chiede: «Ma perché queste ossa, queste reliquie? Che senso hanno? Non è un po’ macabro? Non è cosa d’altri tempi? E la purezza della fede, che fine fa? Perché la Chiesa permette tutto ciò?». Forse queste persone coraggiose danno voce alle domande che più di qualcuno si pone senza però palesare il proprio pensiero, già sottilmente percepito come irriverente. Eppure è una domanda buona, sana, che apre il cuore e la mente a un vissuto di fede comune di cui vale la pena appropriarsi in modo consapevole.

In comunione con Cristo


Fratello maggiore e confidente

Venerare i santi è un modo diretto per vivere un’importante verità di fede: la comunione dei santi, realtà centrale per la Chiesa stessa. Il Concilio tridentino ci ricorda che i santi, regnando con Cristo, offrono le loro orazioni per gli uomini che ancora non godono della piena comunione con Dio. In tal senso ci aiutano a realizzare la comune chiamata alla santità, attraverso le vicende della storia. Così sant’Antonio è sempre stato percepito dai suoi devoti: fratello maggiore, attento ascoltatore dei bisogni e dei conflitti concreti della vita relativi alle relazioni familiari e coniugali, all’economia, alla giustizia, alle difficoltà di fede, alle scelte radicali per il Vangelo e per il bene. Questi aspetti sono stati mirabilmente rappresentati nei racconti marmorei dei miracoli che circondano la sua Arca e che ci saranno celati per tutto il periodo del restauro della Cappella del Santo. Egli, che è già in piena comunione con Cristo, ci fa partecipi in qualche misura dei beni spirituali di cui già gode, in attesa di vederci arrivare tutti alla perfetta comunione con Dio. Passando accanto alla sua Tomba e alle sue reliquie, oltre alla silenziosa e affettuosa carezza del gesto del pellegrino e alla sussurrata preghiera, ora possiamo condividere con lui una speranza più consapevole: la vita nutrita dalla grazia si apre alle infinite potenzialità a cui Dio chiama ciascuno, oltre le nebbie e le fatiche, anche pesanti, della nostra storia.         

Appuntamenti

Le tappe della tredicina

Nei giorni feriali della tredicina: ore 16.00, S. Messa - ore 17.00, S. Rosario - ore 17.20, Recita della Tredicina a Sant’Antonio - ore 18.00, S. Messa.

31 maggio: ore 18.00, S. Messa per i pellegrini. Ore 21.00, solenne conclusione del mese di maggio: S. Rosario meditato e Benedizione eucaristica.

1 giugno: ore 10.00, S. Messa presieduta da padre Gianni Cappelletto, superiore provinciale dei frati del Santo, a conclusione del Pellegrinaggio notturno sul «Cammino di sant’Antonio» da Camposampiero a Padova.

Ore 18.00, S. Messa presieduta da padre Antonio Guizzo per l’Ordine francescano secolare, l’Arciconfraternita e la Milizia dell’Immacolata.

2 giugno: ore 18.00, S. Messa per i pellegrini della diocesi di Verona. La celebrazione sarà presieduta dal vescovo di Verona, Giuseppe Zenti.

3 giugno: ore 11.00, S. Messa per i pellegrini della diocesi di Brescia. La celebrazione sarà presieduta da padre Leopoldo Fior, rettore della chiesa di San Francesco in Brescia. Ore 18.00, S. Messa per i pellegrini.

4 giugno: ore 18.00, S. Messa per i pellegrini della diocesi di Treviso. La celebrazione sarà presieduta dal vescovo di Treviso, Andrea Bruno Mazzocato.

5 giugno: ore 10.00, S. Messa per i pellegrini disabili, organizzata dal «Villaggio S. Antonio» di Noventa Padovana, con la partecipazione dei Centri padovani per l’assistenza ai disabili. Ore 18.00, S. Messa per i pellegrini della diocesi di Chioggia. La celebrazione sarà presieduta dal vescovo di Chioggia, Angelo Daniel.

6 giugno: ore 18.00, S. Messa per i pellegrini della diocesi di Vittorio Veneto. La celebrazione sarà presieduta dal vescovo di Vittorio Veneto, Corrado Pizziolo.

7 giugno: ore 16.00, S. Messa per i malati e i volontari dell’Unitalsi di Padova. Ore 18.00, S. Messa per i consacrati e le consacrate.

8 giugno: ore 12.15, S. Messa per i pellegrini immigrati. La celebrazione sarà presieduta da don Elia Ferro, Delegato diocesano per la pastorale dei migranti. Ore 19.00, S. Messa per i pellegrini del movimento di Comunione e Liberazione.

9 giugno: ore 18.00, S. Messa per i pellegrini della diocesi di Adria-Rovigo. La celebrazione sarà presieduta dal vescovo di Adria-Rovigo, Lucio Soravito de Franceschi. Ore 21.00, S. Messa per i pellegrini delle comunità e dei seminari francescani conventuali della Provincia di Padova.

10 giugno: ore 18.00, S. Messa per i pellegrini della diocesi di Vicenza. La celebrazione sarà presieduta dal vescovo di Vicenza, Cesare Nosiglia.

11 giugno: ore 18.00, S. Messa per i pellegrini dei vicariati della Saccisica (Arzergrande, Legnaro, Piove di Sacco, Pontelongo). L’eucaristia sarà concelebrata dai Vicari Foranei, Parroci e Vicari Parrocchiali. Ore 19.00, pellegrinaggio delle reliquie di sant’Antonio all’Ospedale Civile di Padova, dove verrà celebrata la S. Messa per i malati e il personale.

12 giugno: ore 18.00, S. Messa del Capitolo della Cattedrale di Padova per i fedeli della città e tradizionale offerta dei ceri da parte dei Canonici. Ore 20.30, rievocazione storica del transito di sant’Antonio, presso il Santuario di S. Antonio all’Arcella. Ore 21.30, concerto delle campane delle chiese della Città.

In Basilica

La solennità del Santo

Il 13 giugno, festa di sant’Antonio, la Basilica resterà aperta dalle ore 5.30 alle ore 22.00.


Orario Sante Messe: 6.00 - 7.00 - 8.00 - 9.00 - 10.00 - 11.00 - 12.15 - 17.00 -
19.00 - 21.00

ore 10.00: S. Messa per i collaboratori e gli associati al «Messaggero di sant’Antonio». Presiede padre Danilo Salezze, direttore generale del «Messaggero di sant’Antonio».

ore 11.00: S. Messa solenne. Presiede il vescovo di Padova, Antonio Mattiazzo, concelebrano i parroci, sacerdoti secolari e regolari della città.

ore 16.00: vespri solenni e tredicina a sant’Antonio. Presiede padre Enzo Poiana, rettore della Basilica.

ore 17.00: S. Messa solenne. Presiede padre Gianni Cappelletto, superiore provinciale dei frati minori conventuali del Santo. A seguire, processione per le vie di Padova, quindi saluto del superiore provinciale e del sindaco della città.
Al termine, benedizione con la reliquia del Santo.

Data di aggiornamento: 26 Giugno 2017