I batteri amici

Si chiamano probiotici e sono microrganismi vivi contenuti nei latticini. Questi preziosi alleati per la salute sono in grado di aumentare le difese dell’organismo e di garantire l’equilibrio della microflora intestinale.
11 Ottobre 2001 | di

Si trovano in alcuni tipi di yogurt, latte o formaggio. Sono microrganismi vivi che riescono, se ingeriti in certe quantità , a esercitare benefici effetti sulla salute dell`€™organismo ospite. Per questo si chiamano probiotici, dal latino "pro" e dal greco "bios", cioè a favore della vita.

Nel nostro intestino, in realtà , ci sono quantità  enormi di microrganismi vivi e vegeti, che hanno essenzialmente due funzioni:

* nutritiva: favoriscono la digestione del lattosio (zucchero naturale del latte), la fermentazione dei carboidrati non digeribili e la produzione di vitamine;

* stimolante del sistema immunitario: difendono l`€™organismo, a livello intestinale, dai microrganismi estranei e "nemici".

I batteri, questi sconosciuti

I primi batteri a essere scoperti furono, all`€™inizio del `€™900, i Lattobacilli, dei quali si comprese subito la capacità  di contrastare i fenomeni putrefattivi intestinali e, quindi, di disinfettare l`€™intestino. Nei decenni successivi si diffuse l`€™uso di somministrare preparazioni contenenti Lattobacilli vivi, in forma liofilizzata, per prevenire o curare molte affezioni batteriche del tratto intestinale. Fu l`€™inglese Roy Fuller il primo ad aggiungere nei mangimi degli animali supplementi di microrganismi viventi in grado di migliorare l`€™equilibrio microbico intestinale, evitando così di trattare gli animali con antibiotici, nocivi per i consumatori. Il termine "probiotico" riferito ai microrganismi che contribuiscono all`€™equilibrio della flora intestinale fu però coniato solo negli anni `€™70.

Probiotici e fermenti lattici

Tra i moltissimi microrganismi che possiamo assumere con il cibo, vale la pena citare due bacilli "amici" importanti: il Lactobacillus bulgaricus e lo Streptococcus thermophilus, fermenti lattici che servono per trasformare il latte in yogurt.

L`€™errore più frequente che si compie nei confronti di questi fermenti lattici è di considerarli alimenti probiotici. Questi batteri, invece, non sono probiotici perché non raggiungono vivi l`€™intestino. I probiotici, infatti, hanno la capacità  di resistere ai succhi gastrici e biliari e giungere attivi nell`€™ultimo tratto dell`€™intestino dove la loro azione è più importante.

I microrganismi probiotici sono numerosi. Fra di essi ricordiamo: Bifidobacterium bifido, Lactobacillus casei, Lactobacillus acidophilus, LC1, Lactobacillus Johnsonii LA1, Lactobacillus Rhamnosus LGG.

I probiotici: quando come e perché

La flora batterica è costituita da oltre 400 diverse specie di microrganismi, distribuiti lungo tutto l`€™intestino con il compito di controllare il metabolismo delle sostanze e i gas intestinali, e di svolgere un`€™azione di difesa nei confronti dei batteri patogeni. Per questo motivo l`€™alterazione della flora batterica può essere causa di moltissimi disturbi quali gonfiori intestinali, spasmi dolorosi, rallentamento delle funzioni digestive, irregolarità  nella frequenza dell`€™evacuazione. Purtroppo, soprattutto a causa di scorretti regimi alimentari o per l`€™utilizzo prolungato di farmaci, si possono creare degli squilibri nella flora batterica, per combattere i quali è utile l`€™assunzione di alimenti probiotici.

I probiotici fanno bene per la dieta non soltanto dei piccoli, ma anche dei grandi, in particolare degli anziani. Sono dunque particolarmente indicati per chi soffre spesso di diarrea, stipsi o infezioni gastrointestinali e per quanti hanno fatto uso prolungato di antibiotici. Svolgono inoltre un importante compito di difesa dalle malattie, poiché rafforzano il sistema immunitario. Alcuni recenti studi scientifici hanno rilevato gli effetti curativi dei batteri probiotici anche sulle infezioni delle vie urinarie; pare, inoltre, che essi rallentino la crescita dell`€™Helicobacter pylori, noto microbo responsabile della maggior parte delle ulcere duodenali. Questi dati, però, sono in attesa di ulteriori conferme.

È importante consumare i probiotici il più vicino possibile dalla data di produzione, cioè lontano dalla data di scadenza: più passa il tempo, infatti, e meno funzionano; se cotti, inoltre, perdono le loro proprietà . Gli alimenti che li contengono vanno conservati in frigorifero a 4 gradi centigradi e vanno consumati a digiuno, per godere appieno dei loro benèfici effetti.

Di fondamentale importanza sarebbe assumerli ogni giorno, avendo l`€™accortezza di cambiare spesso prodotto e marca in modo da variare i tipi di batteri, approfittando dei vantaggi di ognuno.

Probiotici e prebiotici

Negli ultimi tempi si stanno diffondendo anche i cosiddetti cibi prebiotici. Il prebiotico, da non confondere con il probiotico, è un ingrediente alimentare non digeribile che stimola in modo selettivo la crescita e l`€™attività  di un limitato numero di batteri "amici" (tra cui i probiotici) nel colon.

I batteri che vivono nell`€™intestino umano, infatti, sopravvivono se sono nutriti con i cibi parzialmente digeriti (pane, pasta, patate, soia, germe di grano) che passano attraverso il tratto gastrointestinale. Certi batteri, poi, richiedono nutrienti specifici per crescere: se la dieta contiene quei nutrienti, i batteri sopravvivono e crescono, altrimenti muoiono. Questi nutrienti sono proprio i prebiotici, cioè `€“ oltre ai cibi sopracitati `€“ gli oligofruttosaccaridi (Fos), fibre alimentari dotate di effetti vantaggiosi sulla mucosa dell`€™intestino. Tra questi va citata l`€™inulina, che si trova in alcuni vegetali come i legumi, la cicoria, i carciofi, la cipolla, l`€™aglio.

Di questa particolare categoria di prebiotici, si stanno studiando attualmente le proprietà  antidiabete, anticolesterolo, anticancro e la capacità  di favorire, pare, anche l`€™assorbimento del calcio e del magnesio. Fibre miracolose per il nostro organismo, dunque, come ha concluso il congresso del 1998 della European Cancer Prevention Organization, nel corso del quale è stato ipotizzato che, stimolando la fermentazione del Bifidobacterium, questi prebiotici siano addirittura in grado di inibire lo sviluppo di lesioni precancerose del colon.

Attualmente si trovano in commercio ottimi prodotti alimentari (yogurt in particolare) che contengono sia probiotici che prebiotici. Vale la pena consumarli con regolarità , perché rappresentano la base per il benessere del nostro intestino.

Data di aggiornamento: 26 Giugno 2017