Francia. Un peruviano a Lione

15 Gennaio 2013 | di

Era il 24 giugno del 1894 quando l’anarchico italiano Sante Caserio pugnalò a morte Sadi Carnot, presidente della Repubblica francese, durante un’apparizione pubblica a Lione. Il suo gesto scatenò un’ondata anti-italiana che scosse la città e portò migliaia di immigrati ad abbandonare la Francia. Di questo triste episodio oggi non rimane quasi più traccia. Già da decenni, ormai, gli abitanti del Belpaese hanno ripreso le migrazioni nel capoluogo della regione Rodano-Alpi. Tra coloro che hanno raggiunto la metropoli francese c’è anche chi, pur vantando radici italiane, viene da molto più lontano. È il caso di Pierre Antoine Tasso Cruz, nato a Callao, in Perù, da figli di emigrati originari di Deiva Marina (La Spezia). Iscritto alla facoltà di medicina dell’Università di Lima, il giovane Pierre segue il consiglio di un docente e si trasferisce a Lione, dove si laurea in psicologia. Ben presto inizia a lavorare nell’ospedale civile della città e ottiene la cittadinanza francese.

Fin dalla giovinezza in Perù, Cruz ha sempre sognato di conoscere il Vecchio continente. E ora che, raggiunta l’età della pensione, ha appeso il camice al chiodo, questo italo-peruviano può dedicarsi a tempo pieno alla scoperta delle proprie radici. Il primo pensiero va al bisnonno Antonio Tasso, nato a Deiva Marina, emigrato in Argentina nel 1868 e trasferitosi a Salaverry, in Perù, dove intraprese il mestiere di commerciante. «Le origini del bisnonno hanno costituito la base della mia educazione – ammette Pierre Antoine Tasso Cruz –. In casa si parlava sempre dell’Italia e si mangiava spesso all’italiana. Papà conosceva la lingua del Belpaese e nutriva un senso di comunione con una terra che aveva la sua stessa religiosità».

Se per Cruz l’Italia rappresenta, dunque, un patrimonio di tradizioni da scoprire – «non a caso ho imparato la lingua dei miei avi, e sono andato due volte a Deiva Marina in cerca di notizie sulla storia della famiglia Tasso», precisa –, il Perù è il luogo degli anni felici della gioventù, mentre la Francia la patria delle opportunità. «Lione mi ha aiutato a realizzarmi professionalmente», conferma Cruz. Dello stesso avviso devono essere stati nei secoli scorsi gli innumerevoli stranieri approdati nella terza città più grande della Francia, dopo Parigi e Marsiglia. Una metropoli che diversi italiani hanno scelto per aprirvi locali di ristoro e che, accanto a un tessuto urbano antico, mostra un volto moderno e all’avanguardia. In passato rifugio prediletto di personaggi come il poeta Sidonio Apollinaire, lo scrittore Antoine de Saint-Exupéry e i padri del cinema Auguste e Louis Lumière, oggi Lione è anche sede di Euronews, la rete televisiva paneuropea di informazione multilingue leader tra le emittenti all-news


Data di aggiornamento: 03 Luglio 2017