Elogio dei difetti

Ogni difetto nasconde una virtù. E sotto ogni virtù si cela un difetto. È questa la lezione impartita da una coppia di coniugi insieme da molti anni. E che hanno fatto dei propri difetti un punto di forza.
09 Dicembre 2002 | di

«Sono trentaquattro anni che stiamo assieme e non solo non ci siamo stancati di noi, ma ogni giorno scopriamo la bellezza dello stare insieme, e nutriamo la certezza che il più bello stia ancora per arrivare!».
Sembrano, queste frasi, un inno romantico alla perseveranza, e, invece, sono la semplice constatazione di una coppia, con la quale ho una qualche familiarità .
«Noi due abbiamo imparato a non esigere dall`€™altro più di quanto ci può dare. Questo non viene spontaneo, perché il nostro egoismo vorrebbe dominare l`€™altro esigendo chissà  che cosa da lui. È frutto di un lungo apprendimento, che da anni si rinnova quotidianamente e che non finisce mai. Però ciò che l`€™altro ci dona ogni giorno, è sempre qualcosa di gioioso, che suscita riconoscenza».
Forse questa è la spiegazione della dinamica dello stare insieme, senza stancarsi mai.
Udire frasi di questo tenore oggi non è frequente. È più frequente essere consultati da coppie in crisi, cioè da coppie che scoppiano.
«Lui è insopportabile: non una parola gentile. Quando è in casa pretende e comanda», diceva lei.
«Lei è insopportabile: si lamenta di tutto, e guai se quella sedia non è collocata dove vuole lei», diceva lui.

 
Coppie compatibili o complementari? 

Certo che la coppia dei trentaquattro anni oggi non è afflitta da questi problemi che, vedi caso, spesso fanno parte di quel bagaglio che una frase nobilitata definisce «incompatibilità  di carattere».
Anche i caratteri dei due trentaquattrenni sono incompatibili: chi ha mai incontrato due personalità  uguali? Forse tra i clonati. I caratteri diventano compatibili con il tempo e con la pazienza; tuttavia, una pretesa compatibilità  totale, richiederebbe un unico stampo psichico per tutti gli uomini e per tutte le donne. Restiamo ammirati che un fiocco di neve non sia mai totalmente uguale a un altro. E, invece, ci adontiamo se un`€™altra persona non è stampata secondo le nostre pretese.
Forse questo aveva appreso la coppia trentaquattrenne: la compatibilità  diventò possibile davvero, quando capirono che era da sfruttare appieno la complementarietà : questo possiedo io, codesto possiedi tu e allora mettiamoli insieme, incastriamoli, rispettando l`€™esistente, valorizzandolo, usufruendone.

 
La scoperta dell`€™altro

«La scoperta del valore della mia donna è una meraviglia giornaliera. Non perché lei compia qualche cosa di completamente inedito, ma perché ogni giorno i miei occhi si aprono di più», diceva il lui della coppia trentaquattrenne.
«Il bello è che proprio perché non siamo perfetti, ci sentiamo più legati. I miei difetti sono diversi dai suoi e poi mi accorgo quanto mi abbiano giovato i suoi difetti. Io, davanti a un`€™emergenza, mi do subito da fare. Lui si ferma e cerca di capire. Allora mi chiedo: agisce così per pigrizia, per paura, per prudenza? Non so. So soltanto che la mia prima reazione è di stizza».
«Anche la mia reazione è di stizza, quando ti vedo entrare in agitazione di fronte a un`€™emergenza. Poi mi ricordo quanto mi aiutò il tuo agitarti, quando caddi ammalato, quanto affetto aveva dentro`€¦ e capisco che il tuo fremere è semplicemente il tuo modo di amarmi, e allora ti consumerei di baci».
«E io ho appreso che il tuo fermarti è semplicemente desiderio di non vedermi perdere la testa e di dare un po`€™ d`€™ordine alla situazione. Allora mi sento come salvata e illuminata da te. Così dentro di me m`€™accorgo che sta nascendo verso di te una corrente tiepida, che non è solo riconoscenza».

 
Specchiarsi nel Vangelo 

Innamorati per trentaquattro anni? Neppure per sogno. L`€™innamoramento è bugiardo, perché ti fa scorgere nell`€™altra persona soltanto ciò che tu desideri scorgere. E quante delusioni!
«Io non riesco più a dire che la mia donna è senza difetti: sarei menzognero e la prenderei in giro, la canzonerei. Eppure, i suoi difetti nascondono bontà ».
«Anch`€™io sarei bugiarda, se affermassi che lui è senza difetti, però`€¦».
Interruppi io: «State dicendo che, gratta gratta, sotto ogni difetto si nasconde una virtù?».
«Proprio così».
«E che sotto ogni virtù si appiatta un difetto?».
«A questo non avevamo pensato. Però è una ricerca alla quale ci dedicheremo. Lo scoprire insieme ci unisce di più».
«Voglio anche aggiungere `€“ disse lui, con un sorriso, che gli faceva voltare i baffi molto in su `€“ che il nostro lavoro di scoperta reciproca riusciamo ad attuarlo perché preghiamo insieme e assieme scopriamo il Vangelo. Quello che noi non vediamo, ce lo fa scoprire non solo la psicologia, ma anche il Vangelo».
«Concordo». E ora mi sovviene che qualche decina di anni or sono pubblicai alcuni articoli sul Vangelo visto sotto il taglio psicologico: psicoterapia per i poveri.

Data di aggiornamento: 26 Giugno 2017