Abbiamo dato a migliaia di persone speranza nel futuro

Centosessanta progetti, 5 miliardi e 420 milioni di lire: questo il bilancio degli interventi promossi nel 2002. La vostra solidarietà ha aiutato tanti fratelli svantaggiati. A nome loro un graziegrande.
07 Febbraio 2003 | di

Il numero dei progetti finanziati dalla Caritas antoniana aumenta di anno in anno. Anche perché le necessità  e le emergenze diventano sempre più numerose. L`€™istituzione caritativa, promossa dai frati della basilica e direttamente collegata al nostro «Messaggero di sant`€™Antonio», attenta ai bisogni dei più poveri, promuove soprattutto la loro voglia e la loro capacità  di risollevarsi dalla povertà .
Chi frequenta le terre di missione rimane colpito dal lavoro delle donne. Le vedi curve sui campi in Africa, portare avanti l`€™agricoltura di sussistenza nei mercati sudamericani, o affaccendarsi nelle città  dell`€™India come serve nelle case dei ricchi o come schiave nelle fabbriche. Il 70 per cento dei poveri e i due terzi degli analfabeti sono donne. Molti degli interventi finanziati dalla Caritas antoniana hanno, quindi, lo scopo di restituire alle donne conoscenze, abilità  al lavoro, indipendenza economica per creare sviluppo per intere comunità . 
Nel 2002, la Caritas antoniana ha finanziato 160 progetti in 31 Paesi del mondo per un totale di 2 milioni 799 mila 423 euro (pari a 5 miliardi 420 milioni 439 mila lire). L`€™anno precedente (2001) i progetti finanziati erano stati 117 per un totale di circa 2 milioni 220 mila euro (4 miliardi e 300 milioni di lire). Un nuovo record. Ma, al di là  dei numeri, ci sono storie di gente che finalmente è uscita da situazioni di miseria e ora può guardare al futuro con serenità .
Il resoconto delle iniziative avviate lo scorso anno è il frutto di un intenso lavoro. Padre Luciano Massarotto, direttore della Caritas antoniana, insieme ai suoi collaboratori, ha esaminato attentamente ogni progetto e controllato ogni spesa. Più volte si è recato di persona nei Paesi interessati agli interventi per rendersi conto delle reali necessità  e per evitare sprechi di denaro. Ogni singola iniziativa, infatti, è il risultato di contatti, costruiti nel tempo, con missionari, gruppi di autopromozione, vescovi e chiese locali.

Il dramma aids in Africa

Anche l`€™anno scorso, i frati del Santo hanno portato all`€™attenzione dei benefattori il problema dell`€™aids in Africa. Nell`€™Africa sub-sahariana il 62 per cento dei sieropositivi sono donne in età  fertile. Centinaia di migliaia di neonati rischiano di nascere infetti e di morire prima dei cinque anni.
Salvare i bambini prima della nascita, allungare la vita alle loro madri, combattere la tubercolosi, veicolo e conseguenza dell`€™aids, erano gli obiettivi delle tre campagne innovative, studiate insieme ai medici missionari in Tanzania, Kenya e Angola. Lo slogan era: «Per i bambini d`€™Africa abbiamo un sogno: un futuro senza aids».
«Questa iniziativa `€“ spiega padre Luciano `€“ non solo ha avuto un forte riscontro in termini di generosità , ma è stata anche contagiosa perché ha mosso altre Ong in questa direzione». Il nostro obiettivo era sì di salvare le mamme e i bambini affetti dal virus, ma anche quello di creare una maggiore sensibilizzazione, a cominciare dall`€™Oms, su questo grave fenomeno.
I tre progetti avevano un unico punto di partenza: l`€™aids in Africa non è solo un`€™emergenza sanitaria, è anche un problema sociale ed economico. I medici missionari, sperimentano ogni giorno sul campo che c`€™è un solo modo per vincere l`€™aids in Africa: costruire reti di servizi, collegando e potenziando quelli già  esistenti od organizzandone di nuovi: servizi sanitari, psicologici, d`€™informazione e di consiglio, di prevenzione, di distribuzione di alimenti e vestiti, di raccolta fondi per mandare a scuola i figli dei malati, di ricerca di una sistemazione per gli orfani.
Oltre a queste tre importanti iniziative, la Caritas antoniana ha finanziato innumerevoli microprogetti in diverse zone del mondo: in Asia, in Africa, in Europa, in America Latina. «Siamo intervenuti `€“ informa padre Massarotto `€“ in diversi Paesi dell`€™America Latina, dove esistono preoccupanti sacche di povertà . In questo momento siamo particolarmente attenti anche alla grave situazione che sta vivendo la popolazione argentina. In India, nel sud del Tamil, abbiamo avviato iniziative di microcredito per la promozione della donna e per creare nuovo lavoro. Ci siamo impegnati anche nel campo dell`€™istruzione, aprendo asili nido e scuole per garantire accoglienza e un futuro ai bambini. In Ghana abbiamo aperto, in questi venticinque anni di presenza francescana, diverse scuole, centri sanitari, realizzato pozzi».
Sono solo alcuni esempi: il resoconto dettagliato lo trovate nelle schede che pubblichiamo in queste pagine. Ma, al di là  dei numeri, ci sono storie di resurrezione, di speranza, di vita ridonate a tante donne, uomini e bambini poveri. Segni di rinascita, frutto della vostra generosità .

 

GIUGNO 2002

TANZANIA:
Medici Missionari del CUAMM. DAR EL SALAAM.      `‚¬   200.000,00
Progetto «La tua alba senza Aids»

KENIA:
Associazione World Friends. NAIROBI.                             `‚¬   200.000,00
Progetto «Un futuro, oltre le tue lacrime»

ANGOLA:
Medici Missionari del CUAMM.UIGE-NEGAGE.            `‚¬   155.000,00
Progetto «Salvo dalla Tbc, salvo dall`€™Aids»

 

TOTALI GENERALI

Europa              `‚¬     353.104,00
Africa                `‚¬  1.060.521,00
America latina    `‚¬     565.425,00
Asia                   `‚¬     820.373,00

TOTALE           `‚¬  2.799.423,00
                          (Lire 5.420.439.000)

 

Data di aggiornamento: 26 Giugno 2017