Anno 1522. Un giovane basco trentunenne, Íñigo López de Loyola, che sta vivendo un profondo travaglio interiore, lascia la casa paterna diretto ai santuari mariani del nord della Spagna, e da lì, via Barcellona e Venezia, a Gerusalemme. Íñigo López è Ignazio, sant’Ignazio, il fondatore della Compagnia di Gesù. Su quelle strade e in quei luoghi del nord della Spagna progressivamente capirà sempre meglio a cosa è chiamato, ispirando tanti a seguire le sue intuizioni e diventando un maestro spirituale per tutta la Chiesa.
«Questo, Dio non doveva permetterlo», obiettano con una certa frequenza i pellegrini ai frati che, nella Penitenzieria della basilica di sant’Antonio, ascoltano le loro confessioni.
L’itinerario da Camposampiero a Padova, e poi fino alla Verna, è aperto tutto l’anno e percorso da tanti. Occasione speciale poi è il pellegrinaggio notturno con i frati, che si conclude con l’arrivo in Basilica all’alba della domenica.
Italia in crisi demografica. Eppure c’è chi vuole avere un figlio, e magari incontra delle difficoltà. Così anche l’aiuto di sant’Antonio, chiesto in Basilica nella Giornata per la vita, può diventare un miracolo.