La chiusura del monastero porta due suore di clausura a «reinventare» il proprio carisma di vita contemplativa. Rivive così un’antica pieve con canonica, che diventa un’oasi di pace e di preghiera tra le colline aretine.
Proseguiamo il viaggio alla scoperta dei santi francescani. Dopo san Francesco d'Assisi, sant'Antonio di Padova, santa Chiara, san Giuseppe da Copertino e san Massimiliano Kolbe, è la volta di santa Beatrice da Silva. Chi era in parole semplici?
Dopo due mesi di digiuno continuativo per la pace, i veneziani Mason e Giacomini il 14 aprile hanno dovuto sospendere la loro azione. Che però continua attraverso altre persone, anche a staffetta, e con innumerevoli opere a favore della pace.
A ricordarlo, don Antonio Biancotto, cappellano delle due carceri veneziane. Che sottolinea come sia importante non confondere mai la persona con ciò che di male ha compiuto.
Contemplare come Francesco significa accogliere con il cuore quel che alla nostra vista si offre, con semplicità, grati, consapevoli che ogni creatura ha in sé un disegno divino, della cui ricchezza non si può che restare estasiati.
Fermenti vivi regalati da un pastore d’Aspromonte, dopo anni, ancora offrono un ottimo yogurt. E diventano simbolo dell’amore che fermenta e diventa accoglienza.