A Sydney per rigenerare lo spirito

Tra le celebrazioni ed happening culturali, molti italiani potranno apprezzare la presenza dei connazionali, spesso ben integrati nel tessuto sociale del Paese.
17 Settembre 2007 | di

Sydney

A distanza di circa nove mesi, non mi sembra rischioso affermare che la Giornata Mondiale della Gioventù, a Sydney, riveste un carattere particolare, quasi inedito. Infatti, offre un bagaglio di novità e sfide precise. La prima novità, la più ovvia, è la distanza geografica del continente australiano: sono più di venti ore di viaggio in aereo, per i pellegrini che intraprenderanno il viaggio in Europa, o in America. E almeno dieci ore per coloro che saliranno sull’aereo in Asia. Le altre edizioni della Giornata Mondiale della Gioventù sono state giocate, adottando il gergo calcistico, in «casa», o almeno quasi in casa. Per la GMG del 2008, le celebrazioni avverranno «fuori casa».

La seconda novità è che il continente nuovissimo presenta processi molto accelerati di alcune sfide che incombono sulla generazione presente e, a maggior ragione, su quelle future. Sono sfide che coinvolgono società a livello economico avanzato, e società che stentano a raggiungere un livello di vita meno precario.

Menzioniamo il valore della salvaguardia della preziosa risorsa così scarsa in questo continente così arso e senza vegetazione, chiamata sora acqua; la valorizzazione dei valori spirituali su quelli materiali, identificabili a livello universale con il rispetto dell’ambiente, evitando la sopraffazione continua ed estesa ad opera dell’inquinamento; il recupero delle culture minoritarie: in Australia di quella aborigena che, pur avendo avuto una storia millenaria, stenta tuttora a diventare parte del patrimonio storico di questa giovane nazione.

La terza novità, a mio parere, è la straordinaria varietà di fauna e flora che colpisce il visitatore di questo continente così arido e spopolato, ma così ricco di caratteristiche non rintracciabili altrove. Non è da meno la società australiana. Questa ha saputo accogliere emigranti provenienti da quasi tutte le nazioni del mondo e creare una società che finora, ad eccezione di alcune rare eccezioni, ha saputo mantenere una coesione interna che rispetta la diversità di religione, costumi, tradizioni, abitudini culinarie, competizioni sportive. Tutto è cresciuto e si sviluppa insieme.

Attese 500 mila persone

Gli organizzatori della GMG di Sydney si aspettano una partecipazione intorno al mezzo milione di persone. Di questi, circa 125 mila saranno quasi sicuramente ospiti provenienti da oltreoceano. Le prenotazioni hanno già raggiunto le 140 mila unità. I Paesi maggiormente rappresentati sono: gli Stati Uniti (31 mila), l’Australia, e cioè per coloro che non abitano a Sydney, (25 mila), l’Italia (15 mila), la Germania (8 mila), ecc. Devo aggiungere subito per i lettori italiani che le distanze fra le varie città, situate sulla fascia costiera australiana, sono notevoli.

Per ospitare i pellegrini, la diocesi di Sydney ha messo in atto un progetto preciso e molto dettagliato con il coinvolgimento di autorità civili e religiose. Padre Domenico Ceresoli, Cs, membro dell’Advisory Committee WYD2008, in rappresentanza delle Cappellanie etniche, precisa: «L’ospitalità verrà offerta nelle scuole cattoliche e sale parrocchiali o presso famiglie che hanno aderito al programma Home Stay. La registrazione per questo programma avviene via Internet scegliendo uno dei tre packages offerti. Per esempio, il pacchetto A è per 7 giorni e include 7 colazioni, 6 pranzi, 5 cene e la registrazione include il trasporto a Sydney durante la settimana, assicurazione medica e costo del visto d’ingresso». Padre Domenico aggiunge: «Momenti di catechesi sono già programmati in una varietà di luoghi: chiese, sale, centri commerciali. Ogni sera nella città di Sydney ci saranno festival per i giovani con musica, canti e danze. Papa Benedetto XVI arriverà giovedì 18 luglio. La Via Crucis lungo le strade della città è programmata per venerdì 19. A questa seguirà la veglia con il Papa al Racecourse di Randwick il sabato, con la messa di chiusura la domenica seguente».

Per i pellegrini che arriveranno in anticipo sulla settimana di celebrazioni a Sydney (15-20 luglio 2008) o desidereranno visitare l’Australia dopo la conclusione della GMG, ci sono altri eventi. Anita Parker, la giovane e intraprendente coordinatrice dell’ufficio della diocesi di Perth per la GMG dice che «per i giovani della città di Perth sono state allestite varie attività in vista della GMG, con cortei e processioni a luoghi sacri, come le reliquie di Mary Mc Killop, raduni di preghiera che spaziano in tutto quest’anno di preparazione. Questo per i giovani del luogo, a cui viene chiesta un’attenzione e collaborazione particolare per i pellegrini che sosteranno a Perth, sia prima che dopo la GMG. E anche qui come in tante altre diocesi dell’Australia, verranno mobilitate le famiglie cattoliche che desiderano offrire ospitalità ai pellegrini per alcuni giorni». Maggiori dettagli sul sito: www.wyd2008.org.

La Croce Pellegrina

In tutta l’Australia è iniziato il conto alla rovescia. A dare man forte è arrivata la Croce Pellegrina dopo un tour entusiasmante delle isole del Pacifico e della Nuova Guinea. Molti di quei giovani hanno desiderato offrire una testimonianza di un certo spessore alla speranza che la Croce di Cristo offre ai giovani di oggi. Anche quando versano in condizioni di disagio materiale! In un messaggio indirizzato ai giovani che parteciperanno alla GMG di Sydney, Papa Benedetto XVI ha ribadito ancora una volta: «Vi dico che solo in Cristo si realizzano i desideri più sublimi dell’uomo».

L’accoglienza della Croce Pellegrina a Sydney ha visto il lancio della canzone Receive the Power (Ricevi lo Spirito Santo) da parte di una folla entusiasmante, con la partecipazione del vescovo Antonio Fisher. Questi, durante la celebrazione eucaristica, dando il benvenuto alla Croce Pellegrina ha voluto ricordare l’inizio burrascoso del cattolicesimo in questo continente. Agli albori della colonizzazione britannica, l’unico sacerdote cattolico era stato espulso dalle autorità governative. Prima di andarsene aveva lasciato un’ostia consacrata per la venerazione dei fedeli. Questi hanno continuato ad adorare il Santissimo fino all’arrivo di un altro sacerdote, a distanza di un anno. La Croce Pellegrina è ora portata in pellegrinaggio in tutte le diocesi d’Australia.

Morris Iemma, di origine italiana, guida il governo statale del New South Wales, lo Stato della federazione australiana in cui si trova Sydney, con la sua baia frastagliata che ricorda i fiordi norvegesi e la sua Opera House, classificata dall’Unesco come una delle meraviglie del mondo.

Ho incontrato molti turisti che hanno visitato l’Australia per la prima volta. Molti sono concordi nel ritenere che l’Australia offra un’esperienza del tutto inedita. È una società e una Chiesa di recente formazione. Rappresentano una novità sotto questo aspetto, ed entrambe sono decisamente consapevoli che l’appuntamento con la Giornata Mondiale della Gioventù a Sydney, nell’incontro di migliaia di giovani provenienti da molte altre nazioni, darà un segnale preciso. E tanto sognato! In un mondo lacerato da continue carneficine e in cui la dimensione religiosa viene vista come un regresso mentale e culturale, la Croce di Cristo, portata e accolta dai giovani farà riecheggiare nella coscienza dell’umanità un antico, ma quanto mai perenne messaggio di speranza.

 

* Scalabriniano.
Data di aggiornamento: 03 Luglio 2017