Emergenza salute mentale

In Italia il disagio psichico colpisce sempre di più i giovani. Sotto accusa: dipendenze, emarginazione e disturbi alimentari. Intervista audio al professor Ivan Cavicchi dell’Università di Roma - Tor Vergata.
27 Marzo 2024 | di

Secondo l’Oms (Organizzazione mondiale della sanità) nel mondo una persona su otto ha un disturbo mentale. Il 14% sono adolescenti. Guardando a casa nostra, il 20% della popolazione italiana soffre di un disturbo psichico, in particolare ansia e depressione.

L’allarme sociale riguarda sempre più di frequente soggetti giovani, soprattutto a causa di varie forme di dipendenza: droga, videogame, social network, oltre che disturbi alimentari ed emarginazione.

L’età d’esordio del disagio psichico si è abbassata. In base ai dati del «Rapporto sulla salute mentale in Italia» (2022) del Ministero della Salute, «gli utenti psichiatrici assistiti dai servizi specialistici sono stati più di 776 mila, il 54% dei quali sono donne. A fronte di questi numeri che valutazione possiamo dare dei bisogni della popolazione, anche alla luce degli effetti della legge 180, la cosiddetta «legge Basaglia» che nel 1978 avviò un nuovo corso nella cura delle malattie mentali in Italia?

Ne abbiamo parlato con il professor Ivan Cavicchi, docente di Sociologia dell’Organizzazione sanitaria e Filosofia della medicina all’Università di Roma - Tor Vergata, autore del saggio dal titolo Oltre la 180, per i tipi di Castelvecchi editore.

 

Data di aggiornamento: 27 Marzo 2024
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