Alla scoperta della prima personale italiana dedicata al maestro cinese del «camouflage». Una settantina di scatti che, dalla Cina all’Italia, ripercorrono la carriera di un «camaleonte» abituato a fondersi con l’ambiente per raccontarlo.
Sapeva far emergere da gesso, bronzo e marmo le passioni più recondite dell’animo umano. A cento anni dalla morte dello scultore parigino le sue opere restano insuperate. Come testimonia la mostra allestita a Treviso fino al 3 giugno.
La tecnica dell’imaging diagnostico ha rivelato dettagli di opere rifatte e personaggi modificati sulla stessa tela, e perfino dipinti sottostanti. Al Palazzo Reale di Milano l’esposizione di venti capolavori del maestro lombardo.