Vescovo

Simone Giusti

Oltre

Uno sguardo su ciò che ci attende. Il Paradiso: parliamone...
Recensione di

Che cosa significa per un cristiano fare i conti con la morte? Che valore dare al proprio impegno quotidiano se tanto poi tutto finirà? L’autore, vescovo di Livorno ma anche esperto catecheta, lo spiega rimettendo al centro della nostra fede il Paradiso. Perché il Paradiso è… Cristo! Lo fa in maniera teologicamente esatta, ma con linguaggio accattivante. Con la testimonianza del buon ladrone, Maria e tanti altri santi, tra cui Francesco d’Assisi e san Massimiliano Kolbe.

Anselmo Palini

Hélder Câmara

«Il clamore dei poveri è la voce di Dio»
Recensione di

«C’è voluto tempo, molto tempo, perché i miei occhi riuscissero ad aprirsi, ammesso che oggi siano veramente aperti. È terribile constatare come, in mezzo a tante sofferenze, la cura del mantenimento dell’autorità e dell’ordine sociale ci impedisse di scoprire e denunciare le ingiustizie. Stavamo là a predicare la pazienza, l’obbedienza, l’accettazione delle sofferenze, in unione alle sofferenze di Cristo. Grandi virtù, senza dubbio, ma in quel contesto facevamo il gioco dei dominatori».

Per ricordare il vescovo di El Alto, in Bolivia, stroncato dal Coronavirus, riproponiamo una delle sue ultime interviste, rilasciata a Marinellys Tremamunno per l'edizione italiana per l'estero del «Messaggero di sant'Antonio». 

16 Luglio 2020 | di

Viaggio in un Paese dove nascono ancora i sogni e sant’Antonio è il santo più amato.

28 Maggio 2020 | di
Derio Olivero

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Lettera del vescovo Derio
Recensione di

In questi mesi, i nostri vescovi hanno fatto giungere le loro Lettere pastorali nelle comunità cristiane. È vero che questo strumento è «di prassi» nelle nostre diocesi, ma probabilmente – per fortuna – sta sempre più cambiando rispetto a certi documenti del passato così autoreferenziali, scritti in stretto ecclesiastichese, teologicamente più che esatti ma praticamente incomprensibili o almeno ben lontani dalla vita concreta delle persone, da durare… un bel niente (e ancor meno essere letti, forse dagli stessi parroci?).

Quarant’anni fa, da giovane prete giunto nell’assolata Calabria dalle verdi vallate trentine, coperte di mele, mi misi subito all’opera, seguito affettuosamente dalla mia comunità stimmatina, povera ma bella e vera.

30 Luglio 2018 | di