La costruzione della pace passa attraverso la consapevolezza di ciò che fa bene e di ciò che fa male alle persone, ma discende anche e soprattutto da un costante lavoro su se stessi...
Chi è Cristo? Chi è Dio? Queste domande risuonano nella vicenda di alcuni personaggi dei più noti romanzi di Dostoevskij. Esse non sono mai poste in astratto, ma sempre collocate in una situazione concreta, spesso travagliata e sofferta, nella quale diventa prioritaria la ricerca dell’essenziale. L’incontro con le immagini di Dio e di Cristo avviene attraverso opere artistiche o letture ascoltate che anche oggi danno l’occasione di riflettere sulla propria esperienza esistenziale.
«In queste pagine cerco di raccontare l’esistenza di un vicinato che mi era del tutto estraneo fino a tre anni fa. E anche di narrare la sua consistenza vitale». Con queste parole, Mikel Azurmendi, antropologo e filosofo basco recentemente scomparso, ex membro dell’ETA, dichiaratamente laico e agnostico, inizia il racconto della sua esperienza di incontro con varie realtà legate al movimento di Comunione e Liberazione presente in Spagna.
Due cuori solitari che lavorano in un mattatoio di Budapest scoprono di fare lo stesso sogno ogni notte nel film «Corpo e anima» (Ungheria 2017) di Ildikò Enyedi.