Vi sembrerà un po’ demodé, cari amici, ma sto scrivendo da uno dei posti più «inutili» che ci possa essere su questa terra. E nel frattempo mi domando perplesso...
All’inizio di tutto c’è un bellissimo Crocifisso dipinto del XIII secolo. Ma c’è anche una vitella. O, meglio, ci sono un Crocifisso e una vitella insieme, che si...
Ogni anno è la stessa storia. Ed è così da che memoria mi sostiene. Alla fine dell’estate, rientrando dalle vacanze, inesorabilmente, scrivania, libreria e altri anfratti...
«Sei al mare a goderti la tua breve vacanza? Oppure non riesci a staccarti dalla città neanche ad agosto? Io la mia estate la passo al “Gran Ghetto” a Foggia, dove vivo in baracca per raccogliere pomodoro per la tua insalata e per il tuo ragù. Chiama la radio e parla con noi in diretta!».
Se non avessimo la fortuna di imbatterci in storie come quella di Anderious Oraha probabilmente ci dimenticheremmo che essere cristiani oggi non ovunque è semplice. Ma una volta conosciuta la sua vicenda sarà impossibile non domandarci: sarei capace di fare altrettanto?