Noi li chiamiamo bis, in inglese si dicono encores: sono quei gioielli, a volte inattesi e sorprendenti, che i musicisti regalano al pubblico alla fine di un concerto per rinnovare l’emozione e l’ammirazione.
Felix Klieser, 31 anni, è tra i più ammirati musicisti del panorama internazionale. Nato senza braccia, aziona i pistoni del suo corno francese con i piedi.
Che magnifico nome ha un doppio pregio: il primo è far conoscere e apprezzare uno dei maggiori gruppi di christian rock del mondo, gli australiani Hillsong United, i cui maggiori successi sono stati qui egregiamente tradotti e adattati in italiano. Il secondo è la capacità di coinvolgere nel progetto dieci importanti artisti della christian music (e non solo) del panorama italiano. Il risultato? 13 ottimi brani che uniscono la profondità dei testi all’energia del pop-rock.
È uno dei versi dalla forte valenza sociale, che apre il nuovo album, «Jastemma», della band di Scampia ’A67. Una sintesi di musica, letteratura e arte, per dipingere il nuovo volto del quartiere.
Ha ritratto musicisti del calibro di Lou Reed e Bob Dylan. Ma anche attori e registi, stilisti e scienziati, poeti e scrittori. Una mostra alla Mole Vanvitelliana di Ancona celebra Guido Harari.