Eppure il lillà tornava a fiorire, il cielo era blu e i merli cantavano. «La bellezza resta immortale. L’amore resta immortale anche se, per i nostri occhi malati, tutto è avvolto da un velo nero», annotava nel suo diario Carla Simons, scrittrice e traduttrice di origine ebraica. Era il maggio 1942 e nella città di Amsterdam occupata la persecuzione nazista verso gli ebrei si faceva sempre più forte e dolorosa. Dalla sua casa nel Rivierenbuurt, il «quartiere dei fiumi», Carla vedeva e viveva l’angoscia, i tempi scuri, il dramma dei cartelli «Vietato agli ebrei».
Nel campo di Fossoli (MO), furono internati più di 2.840 ebrei italiani deportati poi nei lager oltreconfine. Tra di essi Bruno De Benedetti, medico genovese che da quel luogo spedì oltre cento lettere...
Sono sopravvissuti quasi tutti i ragazzi ebrei arrivati durante la seconda guerra mondiale dalla Germania e dai Balcani a Nonantola. E si sono salvati anche 96 libri, riemersi da una cantina...
Tra le pieghe dell’orrore patito da milioni di internati nei lager sono nati canti e motivi musicali. Il maestro Francesco Lotoro ha ritrovato e raccolto 8 mila spartiti.
Chi sa raccontare aiuta la storia a essere maestra di vita. Come avviene per questo libro in cui si tessono le storie di persone che hanno vissuto l'inferno dei campi di concentramento, pronte a sacrificare la propria vita per salvare gli indifesi e i compagni di lager. A sorreggerle, in ogni momento, un forte ideale di solidarietà e di libertà.