25 Novembre 2016

Psicoterapia? A volte è meglio di no

Il dottor Edoardo Vian, psicoterapeuta, coordinatore dell’équipe «Oasi famiglia» dei Santuari Antoniani di Camposampiero, conclude la sua trattazione sulla psicoterapia di coppia con un’efficace casistica.
una coppia in terapia

© Wavebreak Media/Contrasto

Va tenuto presente che la terapia di coppia non è possibile nei casi di:

  • disturbi psichiatrici gravi (soprattutto di tipo paranoide)
  • violenze fisiche o sessuali
  • dipendenza da sostanze
  • non si è posta fine alla relazione extraconiugale.

Non è invece strettamente necessaria una psicoterapia di coppia, ma può essere sufficiente un buon accompagnamento spirituale o un percorso con altre coppie, nei casi in cui si affaccino nella storia della coppia delle prove oggettivamente faticose dovute a situazioni concrete ed esterne alla coppia:

  • arrivo di un figlio disabile
  • fallimento aziendale/ problemi economici
  • malattia di un partner o di un figlio
  • morte di un figlio
  • morte di un genitore
  • trasferimento in un luogo lontano dai propri riferimenti affettivi
  • adozione di uno o più bambini
  • affido di un bambino
  • isolamento amicale/sociale

L’invio o meno della coppia in questo tipo di situazioni dipende da quanto intenso e prolungato sia lo stato di sofferenza nella coppia e come e quanto siano capaci di accedere a risorse interne alle loro persone e alla loro relazione, ivi comprese quelle riguardanti la sfera spirituale e di fede.

Ovviamente non può essere considerato un sintomo, ma è una dichiarazione di morte della relazione, l’intenzione, da parte di una delle due parti, di non fare più nulla a favore della coppia e l’aver irreversibilmente deciso per la separazione.

A volte questa dichiarazione è esplicitata, in altre invece è già stata presa a livello personale da uno dei due, ma non viene espressa perché ci sono dei fattori impedenti: paura di ritorsioni fisiche, fatica a sostenere la reazione dell’altro, paura per le ricadute della separazione sui figli, per la propria immagine sociale, oppure a causa delle difficoltà economiche conseguenti.

In questi casi è comunque bene inviare la coppia ad un professionista che li aiuti a svelare la scelta già compiuta ma non ancora dichiarata e, da questo dato di realtà, aiutarli a comprendere cosa è possibile e bene fare.

Data di aggiornamento: 26 Giugno 2017
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