Nuova vita al barrio di Guabirà

La Caritas antoniana ha finanziato, grazie alla generosità dei suoi tanti sostenitori, un progetto di ristrutturazione del centro medico della cittadina boliviana, gestito dalle suore Serve di Gesù.
11 Gennaio 2016

I bambini giocano, divertiti, negli spazi della parrocchia. Le mamme sono prese dalla routine quotidiana: duro lavoro fuori e dentro casa, mentre gli uomini sono impegnati nei campi o in qualche fabbrica della zona. Altri sono partiti in cerca di un’occupazione, lontano dal paese. Qui l’abbandono familiare è una delle piaghe più diffuse. A volte sono tutti e due i genitori ad andarsene, consegnando i figli alla cura di nonni e zii. Distacchi che provocano un disagio giovanile, che si avverte fortemente e al quale si cerca in tutti i modi di far fronte. La droga è diffusa e trova terreno fertile nelle bande di ragazzi presenti nel territorio.

Ma al barrio di Guabirà, 20 mila abitanti, nella zona nord della città boliviana di Montero (dipartimento di Santa Cruz), nonostante le difficoltà qualcosa è cambiato. Il centro medico, gestito dalle suore Serve di Gesù, è stato completamente ristrutturato offrendo alla comunità un prezioso servizio di cura e assistenza alla popolazione. Donne, bambini e anziani potranno usufruire della struttura, pronta a far fronte alle numerose richieste.

Le prime a gioire sono le suore che, a suo tempo, avevano chiesto un aiuto concreto alla Caritas Antoniana.

La loro lettera era giunta nella sede del «braccio caritativo» dei francescani della Basilica del Santo con la sollecitazione di fra Ronald Armijo, Custode provinciale dei frati minori conventuali a Cochabamba. «In quest’area della Bolivia c’è grande umidità – racconta suor Malgorzata Parys –. Il clima tropicale provoca bruschi cambiamenti climatici, con vento e forti piogge e, spesso, mette a dura prova le costruzioni del luogo». «Il nostro centro medico “Virgen de Fatima” – aggiunge – è interessato da diffuse infiltrazioni e da conseguenti problemi igienici e strutturali». Per consolidare e risanare l’edificio lei e le consorelle avevano quindi deciso di rivolgersi direttamente alla Caritas Antoniana.

Suor Malgorzata opera proprio in questa zona della periferia di Montero. La maggior parte degli abitanti del barrio di Guabirà è gente povera. Le famiglie contano anche dieci figli e vivono con un misero stipendio. C’è chi è occupato nell’agricoltura, nelle fattorie, negli zuccherifici della zona e nel settore della refrigerazione. Altri lavorano nelle scuole, nelle lavanderie, o svolgono lavori domestici; oppure sono impegnati come mototaxi o nell’allestimento di mercatini. Le case sono fatiscenti: due o tre stanze appena, costruite con il fango. Il clima tropicale, umido, fa il resto. La diffusione di insetti, zanzare e mosche, favorisce il proliferare di molte malattie.

Attualmente la comunità delle Serve di Gesù è composta da quattro religiose. Poche per quanto c’è da fare. Ma loro non si risparmiano e con l’aiuto di volontari si dedicano alle numerose attività messe in piedi in questi anni. Il servizio è rivolto all’evangelizzazione, all’educazione e al settore sanitario.

Il tutto rientra nelle aree che ruotano intorno alle chiese Madonna di Fatima e San Francesco d’Assisi, appartenenti alla parrocchia di Nostra Signora della Mercede. Qui le religiose svolgono la loro opera pastorale nella catechesi: battesimo, prima comunione e cresima, con circa 500 ragazzi; nell’animazione degli aderenti alla Milizia dell’Immacolata, nella catechesi per 250 famiglie, nell’assistenza a bambini provenienti da quarantacinque famiglie bisognose di aiuto. A questo va aggiunto anche l’insegnamento della religione in tre collegi con 2.300 studenti.

«Non temiamo più le piogge» A Guabirà sono attivi un ospedale privato, un centro medico statale e uno gestito dalle suore dal 1995. Ci sono otto centri educativi (asilo, scuola primaria, secondaria e una per l’istruzione degli adulti). Ben sei campi sportivi accolgono giovani e adulti per l’attività fisica e ricreativa. «Il centro medico “Virgen de Fatima” – informa suor Malgorzata – dispone di molti servizi dove operano persone qualificate. La nostra farmacia offre medicine a basso costo e di buona qualità. Vengono fatti corsi per la prevenzione alle famiglie e ai pazienti. Sono garantite cure gratuite ai poveri. Purtroppo – aggiunge la religiosa – il centro non può contare né sull’aiuto del governo né del clero locale, pertanto si autofinanzia con quello che può». Le spese previste per la ristrutturazione ammontavano a 18.300 euro. La comunità locale si è impegnata nella raccolta di fondi raggiungendo 800 euro. Il rimanente, 17.500 euro, li ha messi a disposizione Caritas Antoniana con un finanziamento suddiviso in tre rate, seguendo l’andamento dei lavori. A lavori eseguiti, grazie al contributo e alla generosità dei nostri lettori e dei tanti amici di Caritas Antoniana, oggi possiamo dire di aver ridato serenità a una piccola comunità boliviana. Il centro medico gestito dalle suore è rinato.

È stato risistemato tutto il tetto, rifatto l’impianto elettrico, ritinteggiato l’edificio. E ancora: si è provveduto alla posa di piastrelle per evitare danni provocati dall’umidità; sono stati riparati e ristrutturati laboratori, sala di consultazioni mediche, magazzino, sale riunioni, cucina e bagni. Sono stati rifatti la recinzione esterna e il marciapiedi. «La ristrutturazione – conclude suor Malgorzata – è stata realizzata nei tempi previsti. Ora non temiamo più le piogge. Con la nuova pavimentazione esterna non ci riempiremo più le scarpe di fango. Avremo ambulatori di pediatria, ginecologia, odontoiatria, infermeria e farmacia».

Più di 15 mila persone beneficeranno del Centro «Virgen de Fatima». Una popolazione che non finisce di ringraziare e che non dimenticherà mai la solidarietà proveniente dalla Basilica del Santo di Padova.

«Augurando a tutti pace e bene, desideriamo assicurare – scrivono in un loro messaggio – le nostre preghiere a tutti i benefattori».

Da oggi, gli abitanti del barrio di Guabirà affronteranno la vita con uno sguardo diverso.

 

Data di aggiornamento: 26 Giugno 2017
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