La Basilica del Santo… si illumina di meno!

Dalle 18 alle 20 del 24 febbraio il sagrato della Basilica rimane al buio, aderendo all’iniziativa di Caterpillar Radio2. «Sostenibilità e condivisione, sono parole che come francescani ci appartengono» commenta il rettore, fra Oliviero Svanera.
24 Febbraio 2017 | di

Anche la Basilica del Santo partecipa – e non da oggi! – a «M’illumino di Meno», la giornata di festa energetica lanciata dalla trasmissione Caterpillar di Radio2 e ormai diventata un appuntamento fisso nell’agenda italiana.

«Dalle 18.00 alle 20.00 – spiega fra Oliviero Svanera, rettore della Basilica – verranno spente le luci esterne che illuminano il sagrato e l’intero complesso antoniano, ma stiamo valutando anche di spegnere parte dell’illuminazione interna della Basilica, ovviamente senza creare troppo disagio ai pellegrini».

L’iniziativa, giunta alla tredicesima edizione, mira a promuovere il risparmio energetico e gli stili di vita sostenibili, e chiede concretamente a quanti aderiscono un impegno nell’«illuminare di meno», spegnendo qualche luce ed evitando qualche spreco.

La Basilica aderisce da alcuni anni, con convinzione. Commenta fra Oliviero: «È un’iniziativa laica che ha il pregio di aver accresciuto la sensibilità sulla sostenibilità e sul risparmio energetico. Come cristiani ci sentiamo in piena sintonia, perché la cura del creato dovrebbe essere parte integrante del nostro stile di vita, con un’attenzione che è stata di recente rilanciata anche dall’enciclica Laudato si’ di papa Francesco. A maggior ragione poi siamo interpellati come francescani. Il Cantico di frate sole ci spinge ad avere uno sguardo più spirituale ed eucaristico sul creato, evitando la predazione e lo sfruttamento. I Padri della chiesa mettevano in contrapposizione la gastrimargia, la “follia del ventre”, del consumo rapace e insaziabile, con l’eucaristia, un rapporto giusto con le cose che ci circondano, equilibrato, grato».

L’edizione 2017 di «M’illumino di Meno» ha lanciato anche una parola chiave, «condivisione», «un’altra parola eminentemente cristiana – conclude il rettore della Basilica –, da concretizzare. Condividendo ad esempio l’auto tra colleghi, per fare il medesimo tragitto. In questo modo allo stesso tempo cresce la fraternità con le persone e con il creato. Anche come comunità dei frati del Santo abbiamo deciso di impegnarci in tal senso: ho chiesto alla fraternità di valutare dei gesti concreti di risparmio energetico, per il tempo della giornata, ma anche oltre».

Data di aggiornamento: 26 Giugno 2017
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