Il pellegrinaggio è una festa

In diretta da Lourdes, nel bel mezzo del pellegrinaggio dei giovani disabili e non dell’HCPT, associazione britannica nata negli anni Cinquanta da una felice intuizione: la fede è gioia, quindi il pellegrinaggio è una festa.
05 Aprile 2018 | di

Una vera e propria invasione di migliaia di ragazzi. È quella che sta interessando Lourdes in questi giorni. Non senza effetti collaterali per chi giovane non lo è più: gioia, allegria ed entusiasmo per tutti.

Si svolge in questi giorni infatti il pellegrinaggio dell'HCPT (Hosanna House and Children's Pilgrimage Trust), associazione inglese nata nel 1956 ad opera del medico Michael Strode, che portò in quell'anno quattro ragazzini disabili alla grotta di Massabielle. Il dottor Strode tentò un nuovo approccio con il pellegrinaggio: doveva essere una festa, i ragazzi dovevo divertirsi e sperimentare che la fede in Dio è anche (e soprattutto) gioia.

Da allora l'associazione si è diffusa a macchia d'olio in tutto il mondo, permettendo a tanti ragazzi disabili o svantaggiati, alle loro famiglie e anche a molti altri ragazzi cosiddetti normodotati, di trascorrere giorni di puro divertimento in un luogo che in genere si pensa abitato solo dal dolore (anche se poi nella realtà così non è). Nel frattempo il dottor Michael Strode ha scelto per sé, dopo anni dedicati a questo impegno, la via del monastero, diventando monaco trappista e seguendo da lontano, oggi plurinovantenne, la sua «creatura».

Le migliaia e migliaia di ragazzi dell'HCPT si mescolano ai giovani dell'Unitalsi di Verona che in questi giorni stanno trascorrendo con un migliaio di pellegrini e malati e altro personale la loro annuale settimana di pellegrinaggio.

Chi dice che i giovani oggi non credono più, non hanno fede, dovrebbe essere a Lourdes in questi giorni, per scoprire che forse la loro fede non si manifesta perché nessuno li aiuta a tirarla fuori e a viverla.

Data di aggiornamento: 06 Aprile 2018
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