Sfumature di normalità

Il lilla è il colore che contraddistingue la Bandiera simbolo del Premio della Regione Liguria, assegnato alle città che meglio offrono servizi turistici «accessibili», favorendo il divertimento e l’inclusione.
29 Ottobre 2014 | di

Qual è la prima immagine che vi viene in mente quando pensate al colore viola, che non sia la maglia della Fiorentina?
Il viola è un colore ambiguo e affascinante; il colore della sfortuna, spesso si dice, ma anche il colore liturgico dell’Avvento che ci apprestiamo a cominciare, il colore della Quaresima, simbolo del nuovo inizio, di rinnovamento e cambiamento.

Nato dall’incrocio tra il rosso e il blu, più legati al concetto di amore e saggezza, questo bel colore ibrido, grazie alle sue mescolanze apparentemente contraddittorie è anche detto «colore magico», ovvero colore ultraterreno, dell’arte e della spiritualità. Il suo significato simbolico si è poi modificato nel tempo, nel passaggio dalla ritualità pagana romana a quella cristiana.
 
Quanti significati nascosti dietro qualcosa che nasce semplicemente dalla vista, o meglio dalla nostra percezione!
Eppure, a volte, sono proprio le nostre percezioni, quello cioè che ci sembra di vedere, a condizionare le nostre azioni e a far parlare i nostri desideri. D’altronde, come scriveva lo scrittore e drammaturgo tedesco Wolfgang Goethe agli inizi dell’Ottocento nel celebre La teoria dei colori, «la scienza è uscita dalla poesia…».
Una bella immagine, quella dell’intellettuale tedesco, che mi ricorda anche quanto a fare la differenza nella vita siano piuttosto le sfumature.
E così anche il nostro viola finisce per trasformarsi poco a poco in lilla. Ma che differenza c’è, secondo voi, tra viola e lilla?
Apparentemente quasi nessuna! A prima vista, i due colori sono molto simili, in bilico tra il chiaro e lo scuro. È, per l’appunto, una questione di sfumature, capaci di mutare colori, percezioni e contesti.
Così un giorno della scorsa estate, mentre ero in vacanza, la mia attenzione è stata attratta da una bandiera lilla che sventolava in lontananza.

Ed ecco che ho incontrato lei, la Bandiera Lilla, con la B e la L maiuscola, il premio cioè, conferito a Loano, dalla Regione Liguria, alle città che meglio hanno contribuito a rendere accessibili i propri servizi turistici e di balneazione. Un riconoscimento, nato dalla collaborazione tra Dopodomani Onlus e Abc (Associazione bambini cerebrolesi) Liguria, che sarà presto esteso a tutta Italia.
 
Un’idea che ha permesso di agevolare l’ingresso delle persone con disabilità alle spiagge, migliorando così, tra attrezzature e programmi partecipati, la qualità dell’accessibilità di tutti i bagnanti.

Una prima pennellata verso un salto di cambiamento culturale, per arrivare ad attingere a tutti i colori della tavolozza e cambiare l’aspetto del bagnasciuga.

Lilla come accessibilità, lilla come accoglienza, lilla come divertimento, lilla come inclusione.
Non più solo bandiere bianche, rosse o blu, le spiagge cambiano d’abito insieme agli ombrelloni…
Non resta dunque che lanciare un appello alle nostre città di mare: aggiornatevi e colorate le vostre spiagge di lilla!
E voi di quale colore dipingerete le bandiere delle vostre prossime sfide?

Scrivete a claudio@accaparlante.it o sulla mia pagina Facebook.

Data di aggiornamento: 26 Giugno 2017