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Scuola, bambini senz'acqua

È un bene primario da tutelare e da mettere a disposizione di tutti, soprattutto dei più piccoli. Ma l’ultimo Rapporto Unicef parla chiaro: oltre mezzo miliardo di bambini frequenta scuole senza acqua potabile.
| Claudio Zerbetto Redattore

L’acqua, un bene per l’intera umanità. Ma non tutti né possono usufruire.  E a soffrirne di più sono i bambini, deboli e vulnerabili. Secondo il recente rapporto dell’Unicef e dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), oltre mezzo miliardo di bambini frequenta scuole dove non c’è acqua potabile. Più di 600 milioni non hanno accesso ai servizi igienici

Nel 47 per cento delle scuole (quasi una su due) non ci sono prodotti igienici, come il sapone. A risentirne maggiormente sono i Paesi meno sviluppati, dove acqua e servizi igienici e sanitari sono quasi inesistenti.

 L’impatto maggiore è sulle scuole materne ed elementari, dove si sviluppano malattie spesso mortali. Come la diarrea, causata da acqua sporca e mancanza d’igiene: uccide un bambino sotto i 5 anni ogni due minuti.

Il Papa ha ribadito più volte, nei suoi interventi, l’importanza dell’acqua che «ci dà la vita», e che però viene spesso inquinata. «Ogni persona – sottolinea Francesco – ha diritto all’accesso all’acqua potabile e sicura». Si tratta di un diritto umano essenziale e una delle questioni cruciali del mondo attuale. Di un diritto ma anche di un dovere di assicurarla a ciascuno. Occorre preservare questo bene prezioso per il futuro dell’umanità.

Data di aggiornamento: 02 Settembre 2018