Rwanda, una scuola per il futuro

A Nyundo è nata la scuola materna «Nostra Signora degli Apostoli», retta dai Fratelli dell’istruzione cristiana, grazie al sostegno della Caritas Antoniana. Ora decine di bambini possono ricevere una formazione qualificata.
19 Dicembre 2018 | di

Far sorridere un bambino è la cosa più difficile del mondo. A volte è quasi impossibile, soprattutto se i più piccoli vivono in condizioni di disagio e di povertà. Eppure la Caritas Antoniana, grazie all’aiuto dei lettori del «Messaggero di sant’Antonio», ci è riuscita sostenendo la Congregazione dei Fratelli dell’istruzione cristiana nella cittadina di Nyundo, sede dell’omonima diocesi in Rwanda – Paese della fascia equatoriale dell’Africa –, dove è stata creata la nuova scuola materna «Nostra Signora degli Apostoli», presso il postulantato di Nyundo.

Il piccolo centro sorge a 5 chilometri dalla città di Gisenyi, nel distretto di Rubavu, nella zona occidentale del Paese, dove i Fratelli dell’Istruzione cristiana sono arrivati nel 1968 per lavorare nelle scuole ed evangelizzare bambini e giovani attraverso l’educazione cattolica. In seguito ai conflitti interetnici esplosi in Rwanda negli anni ’90 tra hutu e tutsi, con una scia di massacri e violenze inaudite, i Fratelli furono costretti a chiudere o ad abbandonare alcune missioni. Ora svolgono la loro opera prevalentemente nella scuola materna e primaria di Mbugangali, nel postulantato di Nyundo e nella scuola secondaria di Kirambo. Ma hanno in programma l’apertura di nuove scuole e attività didattiche ed educative.

Quando l’edificio del pre-postulantato di Nyundo non fu più utilizzato in seguito alla graduale cessazione di quell’attività, i Fratelli decisero di trasformarlo in una scuola materna per i bambini della comunità locale, soprattutto per quelli più bisognosi. Il progetto era destinato a 120 alunni più lo staff, con cinque aule, servizi sanitari e un giardino con un ampio spazio giochi attrezzato.

Per realizzare questo ambizioso progetto occorreva, però, ristrutturare il pre-esistente edificio, creare aree d’accesso e di ricreazione per i bambini, e un ambiente idoneo all’insegnamento e alle attività ludiche, con arredamenti adeguati e con strumenti didattici moderni, computer e connessione a internet. Così i Fratelli si sono rivolti alla Caritas Antoniana che, con entusiasmo, ha accolto la loro richiesta erogando un contributo in denaro per un importo di 15.500 euro a fronte di un budget necessario di 18.200 euro.

Lo sviluppo dell’iniziativa è stato coordinato da fra Emmanuel Rwandamuriye, insegnante ed educatore con un dottorato in Project management, in collaborazione con il vescovo di Nyundo, monsignor Anaclet Mwumvaneza. Un’attenzione particolare è stata posta alla fruibilità degli spazi della scuola, in modo tale che possano essere utilizzati – quando non vi si svolge la regolare attività didattica – anche da donne e giovani del luogo per workshop e incontri comunitari.

Per quanto riguarda la formazione dei bambini, l’obiettivo dei Fratelli è quello di prepararli nel modo migliore per la successiva scuola primaria. L’avvio della scuola materna «Nostra Signora degli Apostoli» ha avuto una ricaduta positiva anche sul tessuto sociale di Nyundo perché si sono creati nuovi posti di lavoro. Nel distretto di Rubavu vivono oltre 422 mila persone che rappresentano il 16,3 per cento degli abitanti della provincia Occidentale. I bambini costituiscono oltre la metà della popolazione che è composta in prevalenza da cristiani, protestanti e cattolici.

Certo, non sono mancate le difficoltà per completare il progetto della scuola materna. I forti acquazzoni nella stagione delle piogge, infatti, hanno talvolta rallentato i lavori del cantiere. Alcune case vicine alla scuola sono state spazzate via dall’acqua e molte strade sono state danneggiate. Ma la determinazione di tutti ha avuto il sopravvento sulle avversità.

La scuola e le strutture connesse sono state completate nel giugno scorso per la gioia dei primi trentacinque bambini che hanno iniziato a frequentarla. Ma a beneficiarne direttamente sono state quasi 300 persone tra lavoratori, insegnanti, staff di supporto, custodi e familiari dei bambini stessi. Numeri destinati a crescere con l’ingresso di ulteriori alunni.

 

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Data di aggiornamento: 19 Dicembre 2018
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