Pregare per la pace non solo a Natale

In basilica ogni mese, con un itinerario prefissato, i frati organizzano una veglia di preghiera per la pace, aperta a tutti gli amici del Santo.
27 Novembre 2003 | di

Fedeli al mandato di san Francesco di predicare la pace e la riconciliazione, i frati della basilica antoniana organizzano ogni mese una veglia di preghiera per invocare la pace. L'iniziativa, nata qualche anno fa in sordina, ha poi via via attirato tante persone che desiderano fare qualcosa di concreto nella fede per la causa della pace.
I francescani che propongono gli incontri di preghiera, li presentano così: Nell'anno che si chiude, abbiamo meditato le singole domande del Padre Nostro. Negli incontri del prossimo anno, aiutati dagli scritti di sant'Antonio e dall'esperienza di san Francesco, rifletteremo, invece, sulle Beatitudini evangeliche. Alla luce della parola di Dio, chiederemo al Signore di insegnarci gli atteggiamenti concreti per diventare strumenti di pace. Per questo motivo il titolo che unifica tutti gli incontri mensili è: Signore fa' di me uno strumento della tua pace. Troppe persone si ricordano della pace solo quando i telegiornali fanno suonare i loro tam tam di guerra, oppure quando - tra una marcia e un corteo - qualcuno propone di fermarsi per recitare una preghiera. Alla basilica di sant'Antonio si desidera, invece, rendere permanente l'invocazione per un mondo più giusto e più umano, quasi prolungando per tutto l'anno l'eco del canto degli angeli di Natale: Gloria a Dio nel più alto dei cieli, e pace in terra agli uomini che egli ama.
Dopo aver ascoltato nei mesi precedenti l'insegnamento di Gesù che proclama beati i poveri in spirito e beati gli afflitti, in dicembre (giovedì 18) verrà  messa a fuoco la beatitudine della mitezza: Gesù re dei re, principe della pace, si presenta mite e piccolo, come un bambino deposto in una culla, povero e indifeso per chiamare tutti gli uomini ad accogliere la logica rivoluzionaria della sua venuta.

La via per la pace parte dai cuori
Questa logica di povertà  e di non violenza è la via alla pace di chi non si scoraggia mai, nonostante i cupi segni di guerra nel mondo. Anche papa Giovanni Paolo II, nel suo messaggio per la Giornata della pace, ribadiva: A voler guardare le cose a fondo, si deve riconoscere che la pace non è tanto questione di strutture, quanto di persone. Strutture e procedure di pace - giuridiche, politiche ed economiche - sono certamente necessarie e, fortunatamente, sono spesso presenti. Esse tuttavia non sono che il frutto della saggezza e dell'esperienza accumulata lungo la storia mediante innumerevoli gesti di pace, posti da uomini e donne che hanno saputo sperare senza cedere mai allo scoraggiamento. Gesti di pace nascono dalla vita di persone che coltivano nel proprio animo costanti atteggiamenti di pace. Sono frutto della mente e del cuore di operatori di pace (Mt 5,9). Gesti di pace sono possibili quando la gente apprezza pienamente la dimensione comunitaria della vita... Gesti di pace creano una tradizione e una cultura di pace. La preghiera è il primo mezzo per costruire in noi stessi una cultura di pace, e avere poi la forza per fare gesti di pace - commentano i frati -. Per questo, invitiamo tutti gli amici della basilica a partecipare, tenendo vigile il proprio cuore sui temi della fraternità  e dell'amore universale.
L'appuntamento è fissato per il terzo giovedì di ogni mese, dalle 21 alle 22,15, presso la cappella della sala del capitolo, a cui si accede entrando dal chiostro della magnolia (proprio di fronte al presepio).


Dicembre in Basilica

8 dicembre: festa dell'Immacolata Concezione.
Le celebrazioni saranno particolarmente solenni, secondo l'orario festivo. Dopo la santa messa delle ore 17.00, avrà  luogo la processione con la statua della Madonna. Partecipano, per tradizione, gli aderenti alla Pia Unione dei Macellai Militi dell'Immacolata, associazione che ha sede nel santuario antoniano.
16-24 dicembre: la Novena di Natale viene celebrata, con una particolare predicazione, alla messa quotidiana delle ore 17,00. Ampia, come sempre in questo periodo dell'anno, la presenza di confessori, per permettere ai penitenti di prepararsi al Natale senza aspettare gli ultimi momenti.
22 dicembre: Concerto di Natale (alle ore 21) offerto con la collaborazione dell'assessorato alla cultura della Provincia di Padova (partecipazione per invito).
24-25 dicembre: Santo Natale. La messa di mezzanotte, preceduta dalla veglia e animata dalla Cappella musicale del Santo, sarà  il culmine delle celebrazioni liturgiche del Natale. Particolarmente solenne anche la messa del 25 dicembre alle ore 11,00.
31 dicembre: alle ore 17.00, ci sarà  il Te Deum di ringraziamento per i benefici ricevuti dal Signore
nell'anno appena trascorso. Canterà  la Cappella musicale del Santo.

Data di aggiornamento: 26 Giugno 2017