MUSEO PER LA MEMORIA DI USTICA

La memoria di Ustica nelle mani di giovani restauratori

Un cantiere-scuola al Museo per la memoria di Ustica, a cura del Corso di restauro dell’Accademia delle belle arti di Bologna
| Giulia Cananzi Redattrice

Un gruppo di studenti e di insegnanti del Corso di restauro dell’Accademia delle belle arti di Bologna ha concluso la prima parte dei lavori di manutenzione del relitto del DC9 I-TIGI Itavia, l’aereo precipitato in circostanze misteriose al largo di Ustica il 27 giugno del 1980, causando la morte di 81 persone. I resti del velivolo, un pezzo della storia più oscura del nostro Paese, è conservato nel Museo per la memoria di Ustica, aperto nel 2007 e voluto fortemente dall’Associazione dei parenti vittime della strage di Ustica.

La prima tranche di lavori, conclusasi il 12 ottobre scorso, è stata portata avanti a museo aperto al pubblico. Gli studenti hanno catalogato e ripulito i frammenti; nel prossimo futuro saranno aperti altri due cantieri-scuola per continuare l’opera conservativa. Un esperimento che mette insieme formazione, scambio di professionalità, interazione tra istituzioni e con il pubblico. Al centro il desiderio di non dimenticare e di passare nelle mani dei giovani la consapevolezza che Ustica è un punto interrogativo per le nostre coscienze, un dovere morale di continuare a cercare la verità, per rimanere donne e uomini liberi.

Data di aggiornamento: 20 Ottobre 2018