22 Dicembre 2016

La Madonna del Muro

I re Magi, oggi, non potrebbero raggiungere la capanna dove sono Maria e Giuseppe. Gesù può davvero nascere a Betlemme?
fedeli pregano il rosario di fronte alla Madonna del Muro a Betlemme

Gesù sta per nascere a Bethlehem, «la città del pane». Ogni venerdì, alle cinque e mezzo del pomeriggio, un piccolo gruppo di uomini e donne cammina a fianco del Muro di Separazione, di fronte al check-point numero 300. Recitano un rosario. Lo fanno da dodici anni. Il Muro separa Gerusalemme da Bethlehem, divide Israele dalla Palestina. Il Muro, qui alto otto metri, è insuperabile, racchiude la città in una morsa asfissiante. I re Magi, oggi, non potrebbero raggiungere la capanna dove sono Maria e Giuseppe. Gesù può davvero nascere?

Su un angolo del Muro, a un passo da una rete di filo spinato, vi è una Madonna. È una grande icona, dipinta da un maestro inglese, Ian Knowles: anni fa venne qui a insegnare la sua arte. Volle lasciare il suo segno: Maria può aiutare a pregare meglio. Maria è incinta. Fa fatica a partorire suo figlio. Ma quegli uomini e quelle donne che si fermano davanti hanno pazienza e tenacia, vogliono essere con Lei: quando il Principe della Pace nascerà il Muro crollerà. Una piccola porta, nello sfondo dell’icona, lasciava aperto uno spiraglio: si intravedeva Gerusalemme. La speranza di poterla raggiungere, un ponte sul quale incamminarsi. Adesso qualche brutta scritta ha cancellato quella porta. È come se si fosse richiusa. Il parto di Maria non è facile in questa Terra.

Ma la ruota gira. In inverno è quasi sera, quando questi uomini e queste donne si ritrovano davanti alla Madonna. Il cammino, la sosta, il rosario. In altre parti del mondo, dopo essere stati qui, altri fanno lo stesso, nello stesso giorno, alla stessa ora. In questi anni hanno recitato trentamila preghiere per sperare nella pace in Israele/Palestina. «Dio si stancherà una buona volta e le ascolterà», mi disse una suora.

La Madonna quasi sorride. Lei sa che il Principe della Pace nascerà. Sarà un bel figlio. Giocherà con i pennelli, farà qualche scarabocchio di prova, si sporcherà di colori, uno sbaffo sul viso e poi ridisegnerà quella porta, l’aprirà spingendo con forza e, a piccoli passi, si metterà in cammino verso Gerusalemme.

Data di aggiornamento: 26 Giugno 2017

Articoli Consigliati

Grazie Vera!

05 Novembre 2016 | di

La vigna

09 Ottobre 2016 | di
Lascia un commento che verrà pubblicato