getty images

Dazi: cala il gelo sul commercio estero

L'iniziativa del presidente americano Trump di applicare dazi su acciaio e alluminio a Ue, Messico e Canada
| Claudio Zerbetto Redattore

E’ una battaglia commerciale che dura da tempo. L’iniziativa del presidente americano Donald Trump era già stata ampiamente anticipata durante la sua campagna elettorale. Ma ora è ufficiale: gli Stati Uniti applicheranno dazi doganali sulle importazioni di acciaio e alluminio provenienti dall’Unione europea, dal Messico e dal Canada. Saranno applicate imposte del 25% sull’acciaio e del 10% sull’alluminio.  Dazi già praticati, dal 23 marzo scorso, sulle importazioni provenienti dalla Cina.  

Si tratta di una manovra unilaterale, che andrà a incidere fortemente nelle economie dei singoli Paesi. E che imporrà un duro colpo nei rapporti commerciali.

Immediata la reazione degli Stati coinvolti. L’Unione europea ritiene questi dazi unilaterali ingiustificati e contro le regole del Wto, l’Organizzazione mondiale per il commercio.  Jean-Claude Juncker promette una «ferma risposta»: «Quello di Washington è un puro e semplice protezionismo  - ha affermato - . Siamo rammaricati da questa mossa, un intervento sfacciato a difesa dell’industria americana». Il presidente Juncher ha anche aggiunto che l’Europa non resterà immobile «mentre la nostra industria viene colpita da queste ingiuste misure che mettono a rischio migliaia di posti di lavoro europei».

Le contromisure europee prevedono dazi sui prodotti americani per un valore di 2,8 miliardi di euro, equivalenti ai danni subiti dall’Ue. Tariffe doganali saranno applicate su prodotti simbolo americani, come i jeans Levi’s, le moto Harley Davidson sino al whiskey Bourbon.

Il Messico intanto si prepara a varare dazi sulle importazioni di una serie di prodotti Usa, dall’acciaio alla carne suina lavorata, dall’uva alle mele, fino a pareggiare i conti con Washington. Anche il Canada ha annunciato ritorsioni contro la decisione del Presidente Trump. Scatteranno il primo luglio e resteranno in vigore fino a quando gli Usa non avranno rimosso le tariffe doganali controverse.

In Italia sembra che le nuove misure abbiano un effetto certamente negativo, anche se al momento limitato. È pari, infatti, a 500 mila tonnellate la quota delle esportazioni di acciaio made in Italy negli Stati Uniti per 760 milioni. Si tratta del 2% di tutta la produzione italiana del settore.  Ma attenzione: siamo solo agli inizi di un processo che potrebbe allargarsi e coinvolgere numerose attività industriali italiane.  

Un brutto giorno, insomma, per il commercio mondiale.

Data di aggiornamento: 04 Giugno 2018