Copyright: difendere la stampa per difendere la democrazia

Le lettere aperte del sindacato degli editori (Fieg e Enpa) e dei giornalisti (Fnsi) in vista del voto europeo del 12 settembre a Strasburgo per la difesa del diritto d’autore.
09 Settembre 2018 | di

Pubblichiamo di seguito, condividendoli, i due appelli a favore dell’introduzione del diritto d’autore nel mercato unico digitale, a firma il primo della Fieg, Federazione italiana editori giornali, e dell'Enpa, l'associazione degli editori europei, il secondo del sindacato dei giornalisti Fnsi, Federazione nazionale della stampa italiana.

 

LETTERA APERTA: DIFENDERE LA STAMPA PER DIFENDERE LA DEMOCRAZIA

Il 12 settembre il Parlamento europeo deciderà del futuro della stampa.

La Fieg e l’Enpa, insieme alle associazioni degli editori di giornali e dei giornalisti europei, vogliono difendere la democrazia e il diritto dei 150 milioni di lettori europei ad una libera stampa. Chiedono ai parlamentari europei di votare a favore dell’introduzione di un diritto connesso per gli editori di giornali (articolo 11 della proposta di Direttiva Ue sul diritto d’autore nel mercato unico digitale).

L’introduzione di questo diritto:

-garantirà la sopravvivenza della stampa, minacciata dalla distribuzione massiva di contenuti ad opera dei grandi aggregatori digitali;

-consentirà alle aziende editoriali, grandi e piccole, di ottenere la giusta remunerazione per il proprio lavoro;

-contribuirà a difendere i giornalisti e il loro lavoro;

-riequilibrerà la differenza di valore tra stampa e piattaforme digitali.

L’introduzione del diritto garantirà le libertà individuali, mantenendo la possibilità per gli utenti della Rete di essere attori partecipi dei social network, produrre blog, condividere opinioni, foto e link.

Senza approvazione della Direttiva si avrà:

-un generale impoverimento della qualità della produzione editoriale;

-la proliferazione di notizie false e di informazioni non veritiere.

Fieg ed Enpa, fiduciosi nel sostegno dei parlamentari europei, ribadiscono che la tutela delle aziende editoriali è necessaria per preservare la libertà di stampa a garanzia dei valori democratici.

Andrea Riffeser Monti, Presidente FIEG Carlo Perrone, Presidente ENPA

 

L’INFORMAZIONE PILASTRO DELLA DEMOCRAZIA: ECCO PERCHÉ VA DIFESA

La Federazione nazionale della Stampa italiana, insieme con la Federazione europea e la Federazione internazionale dei giornalisti, di cui fa parte, i sindacati dei giornalisti di numerosi Paesi europei, e le associazioni di editori di giornali, scrittori, registi, film maker, ha sottoscritto l’appello al Parlamento europeo affinché nella riunione plenaria del 12 settembre prossimo venga approvata la direttiva europea per la difesa del diritto d’autore.

Tale regolamentazione è necessaria per difendere la libera informazione e il diritto dei cittadini ad essere informati, garantiti dalla Dichiarazione universale dei Diritti dell’Uomo e dall’articolo 21 della Costituzione italiana.

Introdurre l’obbligo di pagare delle royalties a chi ogni giorno diffonde gratuitamente una grande quantità di notizie pubblicate dai giornali attraverso piattaforme digitali, social network e motori di ricerca non significa penalizzare gli utenti della rete, ma vuol dire difendere l’informazione di qualità e tutelare la dignità del lavoro.

La democrazia si nutre di buona informazione. Chi produce informazione è un imprenditore che investe, assume giornalisti e personale dipendente e, per questo, si aspetta un ritorno in termini di fatturato e di utili.

Se il prodotto giornalistico non soltanto viene messo gratuitamente a disposizione attraverso la rete, ma addirittura consente ai cosiddetti “over the top” di ricavare ingenti profitti attraverso la raccolta pubblicitaria e la messa in circolazione di dati forniti dagli utenti della rete, esiste un problema non soltanto per le imprese, costrette a ridurre il numero dei giornalisti e del personale dipendente e a ridimensionare l’offerta di notizie, ma anche e soprattutto per la democrazia. Ridurre gli spazi per l’informazione di qualità, distruggere lavoro regolare indebolisce i cittadini e la democrazia.

Per queste ragioni, la FNSI, insieme con tutte le associazioni e organizzazioni europee firmatarie dell’appello, auspica che i parlamentari europei approvino la direttiva sul diritto d’autore ristabilendo un principio di giustizia ed equità in base al quale chi utilizza il lavoro altrui sia chiamato a risarcire o comunque a sostenere il sistema dell’informazione professionale.

Fnsi Federazione nazionale stampa italianaEFJ European Federation of JournalistsIFJ Federazione internazionale dei giornalisti

Data di aggiornamento: 09 Settembre 2018

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1 comments

11 Settembre 2018
A favore del diritto d'autore
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di Renata

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